EMILIO
Cronaca

Scrocca risott e la “claque“ dei francesi

In questo articolo si riscopre un'espressione dialettale milanese dimenticata: "scrocca risott". Si spiega che si tratta di una "claque" che i milanesi usavano per applaudire a comando in cambio di un piatto di risotto. Una storia interessante per riscoprire una parte della cultura milanese.

Magni

altro pomeriggio al circolo degli anziani ho avuto la bella fortuna di ascoltare un assai colorito modo di dire del dialetto milanese che proprio non conoscevo. Era in corso una battaglia oratoria tra tifosi di alcune compagini del campionato di calcio che vanno per la maggiore. A un certo punto il Carletto si è arrabbiato con l’Aristide detto “Risti“, perché costui continuava a dare ragione a un terzo individuo, il Giovanni detto “Giuanin“ che sbraitava accanitamente sostenendo che la squadra del suo cuore aveva dovuto subire delle grosse ingiustizie. “El Risti“ allora ha risposto che lui stava della parte del “Giuanin“, perché costui gli paga sempre da bere il “bianchino“, la mattina quando si incontrano al bar. La battuta del Carletto è stata, a questo punto, micidiale. "Alura ti te sett vun de la cumpagnia dei scrocca risott". Carletto che è un gran cultore del dialetto e tipo che va a leggere i testi dialettali dei secoli scorsi, mi ha dunque istruito su una piccola, ma preziosa espressione dialettale che certamente è morta durante il trascorrere dei tempi ma che è molto bello riscoprire e quindi proporre al lettore. Ma cosa vuol dire questa storia dei “scrocca risott“? Carletto, al quale piace fare il birichino, non ha voluto dare spiegazioni, limitandosi a dire: "Va tu a cercare il significato". È così intervenuto, via mail, “el Luis de Melz“, Luigi Manzoni di Melzo, uno che per quanto riguarda il dialetto ne sa una più del diavolo. “El Luis“ ha spiegato che altro non è che la “claque“. La “claque“ si impose a Milano con la venuta dei francesi, ma i milanesi che non gradivano tanto i nuovi padroni e così coniarono la “cumpagnia di scrocca risott“. Questa era costituita da squattrinati scansafatiche che vivevano di espedienti per campare ed erano assoldati e fatti entrare in teatro per applaudire a comando in cambio di un piatto di risotto. Ora la “compagnia di scrocca risotti“ si è dissolta, ma la “claque“ esiste ancora e mantiene la peculiarità di applaudire o fischiare.

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