CAMILLA MARTINA
Cronaca

Dallo Scerscen da anni in rovina l’idea di un rifugio automatizzato / FOTO

La sfida di Veronica: "Trentatrè posti letto in camere private"

Il rendering del progetto

Chiesa in Valmalenco, 5 gennaio 2018 - Riqualificare, riconvertire, nel segno della sostenibilità e dell’equilibrio. È il caso dell’area dello Scerscen, da luogo abbandonato a complesso ricettivo innovativo, automatizzato, autogestito. Una sfida che Veronica Quadroni, laurea magistrale in Architettura per il progetto sostenibile al Politecnico di Torino, ha messo nero su bianco nella sua tesi “Nuovi scenari d’alta quota in Valtellina. Un’ipotesi di riconversione dello Scerscen 3000 in Valmalenco, come modello innovativo di turismo alpino”, tra le vincitrici del premio Lisa Garbellini.

IMPEGNO Veronica Quadroni  originaria di Ardenno laurea magistrale in Architettura  con un progetto sostenibile  al Politecnico  di Torino Ha messo nero  su bianco  nella sua tesi “Nuovi scenari d’alta quota  in Valtellina” IL RENDERING Il progetto della giovane valtellinese dedicato all’alta Valmalenco
IMPEGNO Veronica Quadroni originaria di Ardenno laurea magistrale in Architettura con un progetto sostenibile al Politecnico di Torino Ha messo nero su bianco nella sua tesi “Nuovi scenari d’alta quota in Valtellina” IL RENDERING Il progetto della giovane valtellinese dedicato all’alta Valmalenco

«Nell'edificio che ospitava il rifugio, inutilizzabile dagli inizi del 2000 - spiega - ho pensato di creare una land-art». Un monumento della memoria, con il materiale presente, difficile da smaltire in quota. In questo modo, la struttura abbandonerà il suo ruolo originario in favore delle due sottostanti. L’autorimessa verrà sopraelevata e ospiterà la zona giorno, le cucine e le camere singole con bagni, per un utenza più esigente. La capanna, invece, camerate per i più spartani. In totale, verrebbero «33 posti

IMPEGNO Veronica Quadroni  originaria di Ardenno laurea magistrale in Architettura  con un progetto sostenibile  al Politecnico  di Torino Ha messo nero  su bianco  nella sua tesi “Nuovi scenari d’alta quota  in Valtellina” IL RENDERING Il progetto della giovane valtellinese dedicato all’alta Valmalenco
IMPEGNO Veronica Quadroni originaria di Ardenno laurea magistrale in Architettura con un progetto sostenibile al Politecnico di Torino Ha messo nero su bianco nella sua tesi “Nuovi scenari d’alta quota in Valtellina” IL RENDERING Il progetto della giovane valtellinese dedicato all’alta Valmalenco
letto in camere private e 24 in dormitorio», aggiunge, precisando che si tratterà di un rifugio autogestito, automatizzato. “Senza rifugista”. Lungi dall’essere una mera riqualificazione architettonica, la tesi affronta la questione del turismo e dei cambiamenti avvenuti nelle modalità di usufruire della montagna, regalando una visione nuova dell’ospitalità sulle Alpi. A questo, si collegano i mutamenti climatici, con gli effetti sull’ambiente e sullo sci estivo e il tema del riciclo. Collante fondamentale per operare in qualsiasi contesto, è l’equilibrio tra uomo e natura che permette di realizzare edifici, senza deturpare il paesaggio.

«Se vogliamo che le Alpi rimangano il territorio dell’abitare, bisogna investire nell’innovazione tecnologica, in un’ottica di sostenibilità e conservazione delle tradizioni». Dallo Scerscen si può ripartire per creare nuove opportunità. Ecco il suo sogno: «Vivere di architettura, magari alpina e rendere le persone più consce del fatto che la sostenibilità non è poi così lontana».