Tartano, il Ponte nel Cielo ispira il cantante Sangiovanni

La passerella tibetana location dell’album dell'artista idolo dei giovanissimi

Tartano, il cantante Giovanni Pietro Damian in arte Sangiovanni all'ingresso del Ponte

Tartano, il cantante Giovanni Pietro Damian in arte Sangiovanni all'ingresso del Ponte

Tartano (Sondrio) - ​È stato al Ponte nel Cielo il cantante Sangiovanni (Giovanni Pietro Damian nato il 9 gennaio 2003 a Vicenza). E’ entrato nel mondo della musica quando a 16 anni ha iniziato a scrivere i primi brani e ha scelto il nome d’arte Sangiovanni perché la madre gli diceva che non aveva "la faccia di un santo". Sangio ha trovato la celebrità ad “Amici“ di Maria De Filippi e ha scelto la location del ponte tibetano per il video del suo primo album “Cadere volare” che arriva dopo la sua partecipazione all’ultimo festival di San Remo con la canzone “Farfalle”. Una semplice mail aveva avvisato a inizio anno dell’arrivo di un cantante e il presidente del Consorzio Pustaresc, Renato Bertolini, "classico montanaro un po’ ignorante in materia", così si autodefinisce, non aveva capito bene chi chiamò perché agli addetti alla biglietteria aveva detto: "Arriverà un cantante giovane a fine febbraio, mi sembra di San Giovanni, un paese in provincia di Bergamo, deve fare un video, dategli assistenza".

Lo staff del ponte (che invece aveva capito bene di chi si trattava) lo ha poi accolto con la massima discrezione ma non è riuscito a coordinare bene le riprese con i visitatori soliti perché proprio quel giorno l’oratorio di Nembro con una sessantina di ragazzi passava proprio nel momento dei video e Sangio ha dovuto declinare innumerevoli richieste di autografi dei chiassosi ragazzi di cui è un idolo indiscusso. Sangio è un idolo anche delle mamme perché rappresenta il figlio un po’ incasinato che cerca solo di vivere al meglio la vita non facendosi travolgere e non nascondendone affatto i problemi e i momenti difficili. La canzone principale del suo inedito album racconta della difficoltà che i giovani incontrano nel delicato periodo più bello della loro vita e il ponte rappresenta il volarci sopra con una consapevole ed onesta leggerezza.

«La mattinata - racconta Bertolini - è stata veramente piacevole e in paese la notizia cominciava a viaggiare alla velocità della luce con le più disparate interpretazioni (c’è giù al ponte uno un po’ strano in pigiama giallo, quelli del ponte ne hanno inventata un’altra …). Sia Sangiovanni che il suo staff della casa editrice musicale Sugar hanno impressionato per la loro semplicità e umanità, il mondo sta cambiando e Sangio lo rappresenta nelle sue parti migliori, purezza, trasparenza e correttezza lo contraddistinguono ed è un bell’esempio per i nostri giovani e per questo siamo orgogliosi di averlo avuto nel nostro minuscolo paesino orobico che ormai è una “location” conclamata ed affermata".