Salva un ragazzo che stava annegando: "Ho fatto solo il mio dovere"

Ponte San Pietro, il 26enne senegalese annaspava nel Brembo e una donna russa non ha esitato a tuffarsi: "Non sono un eroina"

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Quando ha visto quel giovane in difficoltà nel fiume Brembo, a Ponte San Pietro, non ci ha pensato due volte: si è tuffata in acqua per raggiungerlo e salvarlo. Certo, poi sono intervenuti anche i Vigili del fuoco del Saf con il gommone che hanno recuperato il giovane e affidato alle cure dei sanitari. Ma se il 26enne, di origini senegalesi, è ancora vivo gran parte del merito è di Anastasiia Zuevich (nella foto), 39 anni, nata a San Pietroburgo, e da un anno vive a Ponte San Pietro. "Ma io non sono una eroina", ha chiarito. "Ho fatto quello che dovevo". È a lei che sono andate le prime parole del sindaco Matteo Macoli: "Alla positiva notizia che tutto si è fortunatamente concluso col salvataggio del ragazzo, si deve doverosamente aggiungere il ringraziamento più sentito e sincero alla nostra concittadina Anastasiia da parte dell’intera cittadinanza per il coraggioso gesto: il suo straordinario esempio di generosità e altruismo merita il giusto riconoscimento". Erano le 16.30 di lunedì. Una signora che stava transitando lungo il ponte ha visto il giovane in acqua e ha lanciato l’allarme. Il 26enne poco prima era passato sul ponte con un materasso in testa e poi finire in acqua. Un negoziante ha preso un grosso rotolo di plastica e lo ha lanciato come fosse un salvagente. Ma niente da fare. È stato a quel punto che Anastasiia, che abita lungo il Brembo, attirata dalle grida, è scesa dalle scalette. F.D.