Michele Pusterla
Cronaca

Il Ruinon fa paura, chiusa la provinciale

Il vice sindaco, Luca Bellotti, dopo l’ordinanza della Provincia per il nuovo allarme destato dalla frana: "Siamo sconcertati"

La Polstrada presidia lo sbarramento che indica la chiusura della provinciale 29

Valfurva (Sondrio), 13 giugno 2020 - Di nuovo attenzione massima per i tecnici del Centro monitoraggio geologico di Arpa Lombardia che, dalla sala operativa di Sondrio, sorvegliano in tempo reale la maxi-frana del Ruinon, nel territorio di Valfurva. Dalle 20 dell’11 giugno, infatti, è stata raggiunta la soglia di elevata criticità con movimenti che, nelle aree del corpo “centrale” del dissesto, superano i 30 cm al giorno, fino ad arrivare a picchi di 90 centimetri in alcuni punti dell’area in scivolamento.

Al fine di garantire la sicurezza degli utenti della provinciale 29 l’amministrazione provinciale di Sondrio ieri ha emesso un’ordinanza di chiusura della strada nel tratto fra Sant’Antonio e Santa Caterina. Già dalla seconda metà di maggio, a causa delle forti piogge (con una cumulata mensile di circa 200 mm, di cui 90 mm caduti dal 7 giugno ad oggi), l’area di frana aveva evidenziato una riattivazione dei movimenti fino a portare, il 10 giugno, alla segnalazione da parte di Arpa del superamento di soglia per moderata criticità.

«Ora- spiegano i tecnici - sulla parete sorvegliata dalle strumentazioni del Cmg sono in atto significativi movimenti che coinvolgono in particolare il detrito a valle della nicchia bassa, per una superficie pari a circa 20mila metri quadrati con velocità oltre i 30 cm/giorno ed una fascia più ampia di circa 50mila mq, dove si registrano velocità superiori a 8-10 cm/giorno. Il movimento osservabile appare differente, per lo meno per le cause, a quanto visto lo scorso anno". A fine giugno 2019, era stato il caldo a causare il repentino innalzamento del livello di falda – che a monte del dissesto sfiorava i 6 metri – e la conseguente accelerazione dei movimenti di frana fino a raggiungere la velocità di oltre un metro al giorno.

Sempre lo scorso anno, il Ruinon ha fatto ancora parlare di sé il 20 agosto, quando un grosso masso di 90 metri cubi è rotolato a valle invadendo, dopo essersi spaccato in due, la provinciale 29 che porta al passo Gavia. «I lavori - dice il vicesindaco Luca Bellotti - che nell’autunno e in questo mese sono stati eseguiti stanno sicuramente limitando il pericolo nel corpo frana, purtroppo la situazione, soprattutto burocratica, è ancora in evoluzione e questo ha fatto in modo che sia stata emessa (forse in maniera precipitosa) un’ordinanza di chiusura. Come Amministrazione ci siamo subito attivati per verificare con gli Enti superiori la situazione ed è stata convocata una videoconferenza per approfondimenti sul reale stato delle cose. Siamo fiduciosi che il tutto rientri in poco tempo e siamo i primi ad essere sconcertati".