Morbegno (Sondrio) – Le voci dei giorni scorsi si sono rivelate fondate: lo stabilimento di Morbegno della Riello sarà chiuso. Sessantuno i dipendenti che rischiano di rimanere senza lavoro. Ieri la comunicazione da parte della direzione dell’azienda appartenente alla multinazionale Carrier corporation a Rsu, Fiom e Fim che avevano chiesto un incontro proprio per capire se i rumors fossero fondati.
«I tempi non sono ancora certi perché essendo un’azienda che ha un elevato numero di addetti la procedura dovrà passare attraverso il Ministero – ha commentato Alberto Sandro, segretario generale Fiom Cgil Sondrio –. Noi siamo comunque preoccupati e il pensiero principale va a come salvaguardare l’occupazione di queste 61 persone che ancora lavorano alla Riello dove ai tempi d’oro gli occupati tra fissi e somministrati arrivavano a 500".
Di fronte all’eventualità di chiusura dello stabilimento morbegnese di via Industria venerdì scorso i sindacati avevano organizzato un presidio di un’ora fuori dall’azienda. "Ora che purtroppo abbiamo avuto la conferma di avvio della procedura convocheremo un’assemblea con i lavoratori e decideremo il da farsi" conclude Sandro, senza celare la propria preoccupazione. Di questa autentica doccia fredda si è parlato ieri anche nella sede dell’Apf (ex Pfp di Sondrio) che ha fatto da cornice alla convocazione di tutte le assemblee generali di categoria della Camera della Camera del Lavoro di Sondrio cui ha partecipato anche Maurizio Landini, segretario generale della Cgil. Una presenza che il numero uno a livello provinciale Guglielmo Zamboni ha salutato con favore. "Le conquiste sociali sono frutto di un lavoro corale su tutto il territorio, anche in piccole provincie periferiche come la nostra".
Questa per la Cgil sarà un’annata intensa, da affrontare con la carica adatta: Landini ha passato in rassegna i momenti più importanti: "dalla manifestazione di giovedì per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro insieme alla Uil, che poi vedrà anche una manifestazione nazionale il 20 aprile a Roma oltre che per la sicurezza anche per la sanità pubblica e una riforma fiscale a tutela dei salari, a tanti altri appuntamenti nazionali - contro il premierato e l’autonomia differenziata, per il diritto al lavoro, alla salute, alla conoscenza, alla previdenza universale e alla Pace - cui anche voi sarete presenti con le vostre delegazioni. Solo uniti si fa sentire la propria voce".