Sondrio, riciclaggio e false fatture: 18 condanne

L’indagine di Squadra Mobile e Guardia di Finanza portò all’ arresto di nove persone e a iniziali 19 indagati

Il dirigente della Squadra Mobile di Sondrio, Carlo Bartelli

Il dirigente della Squadra Mobile di Sondrio, Carlo Bartelli

 

Sondrio, 29 marzo 2022 -  A fine del 2012 scattò l’operazione Iron-Efesto della Squadra Mobile e della Guardia di Finanza di Sondrio: 9 persone in carcere e altre 19 indagate in stato di libertà, e il numero continuò a salire. E ora, dopo oltre 9 anni, si è concluso il processo in primo grado con pesanti condanne per 18 dei 58 imputati, alla sbarra perché accusati di far parte, a vario titolo, di un sodalizio criminale di carattere transnazionale (da qui l’imputazione anche di associazione a delinquere) finalizzato a compiere frodi fiscali, emissione di fatture false, riciclaggio e contrabbando.

Giuseppe Arnhold, 70enne della provincia di Reggio Emilia e residente a Cernusco sul Naviglio, uno dei 9 che finirono in carcere, è stato condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione e al pagamento di 5.500 euro di multa; Ramazan Aydin, 44anni, nato in Turchia e residente a Torino, ha preso 4 anni e 4.000 euro; per Valentina Beretta, 37enne di Cantù, anche lei arrestata nel dicembre del 2012, condanna a 3 anni di reclusione e 3.700 euro di multa; 4 anni e 2 mesi e 4.350 euro di multa a Maurizio Cardaci, 66enne di Udine ma residente a Cernusco sul Naviglio, pure lui finito in carcere 9 anni fa; è stato condannato a 4 anni e un mese e al pagamento di 4.250 euro di multa Antonio Cettuzzi, 73 anni, nato a Milano e residente in Svizzera, stessa pena inflitta ad Agata Cutuli, 66enne siciliana residente a Sondrio; condanna a 3 anni e 2 mesi, oltre a 4.200 euro di multa, per Lazim Fetinci, 38 anni nato in ex Jugoslavia e residente in Solvenia, e Vahik Khachatourian, 67enne di origini iraniane residente nel Milanese.

Condanna a 4 anni anni di reclusione, oltre al pagamento di 4.000 euro di multa, per Filippo Loi 63enne nato e residente in Sardegna; è stata condannata a un anno e 15 giorni di reclusione Eleonora Porro, 36enne di Como; Sauro Ravani, 66 anni, di Ravenna, è stato condannato ad un anno e un mese; per Giorgio Retrosi, 50enne nato in Canada e residente in provincia di Monza Brianza condanna a 4 anni e 4.000 euro di multa; 3 anni di reclusione e 3.700 euro di multa per Blerim Rizahi, 47enne nato in ex Jugoslavia e residente in Slovenia; Ivan Ronchi, 33enne morbegnese, è stato condannato a 2 anni e 8 mesi e 2.700 euro di multa; Claudio Serughetti, 70 anni, di Gallarate, ha preso 4 anni e 4.000 euro; per Mirko Tibaldo, 52enne di Milano, decisa una condanna a 2 anni e 8 mesi e 2.700 euro di multa; ha preso 4 anni e 4 mesi, oltre ad una multa di 5.000 euro, Mirco Toffoletti, 74enne di Udine; infine, è stato condannato a 4 anni di reclusione e al pagamento di 4.000 euro di multa Paolo Vignati, 80enne di Legnano.

Il sodalizio criminale, estremamente radicato in provincia di Sondrio, aveva manifestato importanti capacità operative di spessore internazionale. L’organizzazione, con base in Valtellina, operava infatti tra Italia, Ungheria, Romania, Austria, Slovenia, Croazia ed Albania e spaziava dalla frode fiscale, al contrabbando, all’usura, all’esercizio abusivo dell’attività finanziaria, al riciclaggio ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’inchiesta partì per la Guardia di Finanza dall’esecuzione di due verifiche fiscali iniziate nel novembre del 2009 nei confronti di due soggetti economici attivi nella zona di Albosaggia, mentre per la Squadra mobile di Sondrio da indagini antidroga. Le due attività investigative sono poi risultate convergere su soggetti in parte coincidenti e sono proseguite sinergicamente sotto la direzione della Procura della Repubblica di Sondrio.