Rebus cattedre in Valtellina, i sindacati: "Più impegno contro il precariato"

Dopo l’allarme lanciato nei giorni scorsi, indice puntato contro il Provveditorato: "Servono una maggiore trasparenza e serietà, non la presentazione di dati a giochi ormai fatti"

Provveditorato agli studi Sondrio

Provveditorato agli studi Sondrio

Maggior collaborazione per evitare inutili allarmismi. Questa, in estrema sintesi, la richiesta che le 3 organizzazioni sindacali Flc Cgil, Cisl Scuola Sondrio e Uil Scuola Rua rivolgono al provveditorato di Sondrio dopo che lo stesso, sempre secondo quanto riportato dai rappresentanti sindacali, avrebbe scatenato un grande allarme in molti lavoratori della scuola, personale di segreteria e collaboratori scolastici "con una comunicazione spedita alle organizzazioni sindacali il 26 aprile sugli organici per il prossimo anno scolastico malgrado la mancanza di pubblicazione degli organici". E a seguito di questa comunicazione l’Usp ha inviato una missiva agli istituti scolastici che, in base alla graduatoria di ogni scuola, hanno provveduto ad individuare i precari (20/22 docenti).

«La richiesta dell’Ufficio scolastico provinciale ha messo in agitazione gli Istituti che, partendo dai dirigenti scolastici, passando per le segreterie, si sono trovati ad aggiungere alla mole di lavoro ordinario anche la richiesta di compilazione delle domande di trasferimento quali perdenti posto, non assicurando neppure la ricezione delle stesse secondo le procedure previste per la pubblica amministrazione – denunciano le segreterie delle sigle sindacali attraverso un comunicato congiunto -. Il lavoro e la confusione generata dalla comunicazione del Provveditorato, si è tradotta in richieste di molti dirigenti di consegna delle domande in tempi ristretti, incoerenti con le normative e lesivi dei diritti del personale, tra i quali figura quello di sapere con certezza di essere perdente posto. L’esito… di questa confusione è che in Valle solo 2 persone sono state identificate come perdenti posto e solo perché è stata operata una scelta del Provveditorato di riduzione di organico in un Istituto".

Tanto rumore per nulla. L’allarme è stato del tutto fuori luogo e le organizzazioni richiamano alla necessità di relazioni sindacali più collaborative da parte del Provveditorato, "con maggiore trasparenza, connotate da informative che non si riducano ad una presentazione di dati a “giochi ormai chiusi“, quando le osservazioni non possono più trovare forma di accoglienza e gli eventuali errori risultano definitivi e lesivi dei diritti dei lavoratori".