Sondrio, la realtà virtuale contro lo stress da Covid

È l’obiettivo di 'Mind-VR', il progetto start up nato dall’intuizione della psicologa e ricercatrice Federica Pallavicini

Federica Pallavicini

Federica Pallavicini

Sondrio, 10 maggio 2020 - Togliere mascherina e occhiali protettivi per indossare un visore di realtà virtuale, magari al termine di un estenuante turno in reparto. È l’idea di "Mind-VR" il progetto start-up nato dall’intuizione della sondriese Federica Pallavicini che, insieme a un team di psicologhe e ricercatrici dell’Università degli Studi Milano-Bicocca, intende sviluppare e offrire gratuitamente una soluzione avanzata basata sull’uso della realtà virtuale per il trattamento dell’ansia e del disturbo post-traumatico da stress nel personale sanitario ospedaliero provato dall’emergenza Covid-19.

Com’è nato il progetto?

Mind-VR s’inserisce nell’ambito di una campagna promossa dall’Università Bicocca insieme alla piattaforma di crowdfunding e social innovation "Produzioni dal Basso". Il progetto iniziale, concepito lo scorso autunno, era incentrato sul sostegno psicologico a pazienti oncologici o pediatrici. Ma a febbraio lo scenario è cambiato e, vedendo le difficoltà in cui versavano gli operatori sanitari, abbiamo scelto di declinarlo per la cura dello stress di medici e infermieri nella speranza di fornir loro uno strumento in più per il supporto psicologico ed emotivo di elaborazione del trauma".

Per farlo è stata avviata una campagna di crowdfunding che possa sostenere le spese legate allo sviluppo dei contenuti virtuali…

"Con il budget di 5mila euro vogliamo realizzare un "contenuto psicoeducativo" in realtà virtuale, per offrire un’educazione di base sull’ansia e sul disturbo post-traumatico da stress. Creeremo uno scenario virtuale all’interno del quale la persona troverà del materiale interattivo utile per imparare a riconoscere i sintomi e le principali cause del disturbo post-traumatico da stress e di altri disturbi d’ansia e in più riceverà consigli validi per alleviare l’ansia. Una volta ultimato e testato, il contenuto verrà reso disponibile gratuitamente per il personale sanitario ma, per facilitare l’accesso agli strumenti, intendiamo anche fornire dei visori VR all’interno dei reparti". -

Ma il vostro team sta già pensando ad ulteriori step. Di che si tratta?

"In una seconda fase ci piacerebbe creare tre tipi di "situazioni emotivamente stressanti" per consentire ai soggetti di rivivere in maniera graduale tali momenti come, ad esempio, il decesso di un proprio paziente, al fine di elaborarne il trauma. Di norma nella terapia classica si chiede di immaginare la scena o di recarsi fisicamente nel luogo in cui è avvenuta, ma ciò ha dei limiti, mentre la realtà virtuale facilita molto la rievocazione, sia sul piano della memoria che delle emozioni: "Non solo la vedo ma la rivivo". Un terzo passaggio del progetto prevede infine la creazione di uno "scenario rilassante" attraverso delle esperienze virtuali naturalistiche ispirate alla pet therapy che combinino la realtà virtuale all’efficacia della relazione uomo-animale per indurre uno stato emotivo positivo".

Sulla base della sua esperienza decennale nello studio di realtà virtuali applicate al benessere psicologico quali pensa possano essere i benefici di tale trattamento?

"L’utilizzo di questa tecnologia immersiva, che rappresenta comunque un supporto al lavoro del terapetua, può aiutare i pazienti sia a processare gli aspetti emotivi dei ricordi traumatici che ad apprendere risorse utili per una migliore gestione dell’ansia. Proprio per i suoi vantaggi, le applicazioni della realtà virtuale sono molto diffuse. Già 20 anni fa venivano utilizzate per il sostegno psicologico dei soldati americani o, ancora, dopo l’11 settembre, vennero concepiti strumenti di realtà virtuale per la gestione dello stress post traumatico dei sopravvissuti. Lo stesso dopo esperienze quali disastri ambientali o per aiutare le vittime di traumi legati alla violenza di genere. Negli ultimi 10 anni, infatti, tantissimi si sono specializzati di quest’area che oggi gode di una grande solidità scientifica".

Quando sarà disponibile Mind-VR?

"La raccolta fonti resterà aperta ancora per due mesi al seguente link https://www.produzionidalbasso.com/project/mind-vr-la-realta-virtuale-per-il-supporto-psicologico-ai-medici-coinvolti-nella-crisi-covid-19/ ma io e il mio team, composto da Fabrizia Mantovani e Chiara Caragnano, siamo già al lavoro e speriamo di avere il primo contenuto psicoeducativo per settembre".