
I presidenti Gritti e Menegola
Sondrio – La migrazione non si ferma, l’Italia invecchia, le imprese cercano manodopera. Dopo quasi due anni di piccoli passi, di studio, di incontri e di lavoro sul campo, iniziano ad arrivare i primi risultati concreti dell’idea nata dalla volontà di Anolf Sondrio, Cisl Sondrio, FNP e IAL Lombardia. Si tratta del progetto Senegal, un vero e proprio ponte tra bisogni e opportunità, tra persone e territori.
Partendo da risorse proprie, i promotori hanno finanziato con l’appoggio di alcune aziende un primo ciclo formativo rivolto a 22 persone in Senegal, offrendo corsi di lingua italiana e laboratori sulle normative e sui canali di ingresso regolari. Con una serie di ingressi avviati e aziende già impegnate nelle assunzioni, il progetto sta dimostrando di poter diventare un modello. Per questo i promotori hanno scelto di ampliare il coinvolgimento ad alcuni “portatori d’interesse”: Provincia di Sondrio, Camera di commercio, Confartigianato Sondrio e Cisl Lombardia hanno così partecipato a un viaggio in Senegal, avviando interlocuzioni strategiche con i rappresentanti di diversi Ministeri del Paese africano.
“Come Provincia di Sondrio, abbiamo accolto con convinzione questa iniziativa, che promuove ingressi regolari e dignitosi, valorizzando formazione, lavoro e integrazione - commenta il presidente Davide Menegola - Insieme possiamo costruire un futuro in cui migrazione e sviluppo siano due facce della stessa medaglia”. Il presidente di Confartigianato Sondrio Gionni Gritti, sottolineando che la carenza di personale assumerà un ruolo chiave sul piano della competitività delle imprese, saluta con favore il Progetto Senegal, del medesimo avviso Andrea Lorenzini, vicepresidente della Camera di commercio: “Dobbiamo trovare soluzioni rispetto ad un problema del tutto nuovo: c’è il lavoro, ma manca la forza lavoro”.
Davide Fumagalli, segretario Cisl Sondrio va oltre: “L’iniziativa vorrebbe anche essere fonte d’ispirazione per una politica migratoria non più esclusivamente difensiva”.