
Bruno Spechenhauser
Bormio (Sondrio) – Biblioteche, Pro loco, ma anche oratori, negozi e bar: sono una quindicina in Alta Valle i luoghi nei quali chi volesse può firmare per chiedere il reintegro nelle proprie funzioni del dirigente dell’Istituto Alberti di Bormio Bruno Spechenhauser (foto). La petizione durerà per tutto il mese di ottobre e chi l’ha promossa ha già pronta anche la lettera che accompagnerà le firme da indirizzare al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e al sottosegretario di Stato per l’Istruzione Paola Frassinetti. Il dirigente, al pari di altri colleghi, è tra gli indagati della bufera giudiziaria che prese avvio dagli esposti anonimi che denunciavano condotte a dir poco discutibili dell’ex provveditore agli studi di Sondrio Fabio Molinari.
“Purtroppo per l’istituto Alberti di Bormio e per i suoi 750 studenti si preannuncia un altro anno senza il dirigente scolastico titolare. Nonostante lo stimato Bruno Spechenhauser sia stato riconfermato quale dirigente dell’Alberti nel luglio scorso per i prossimi tre anni, a causa del procedimento giudiziario in corso, è stato sospeso dalle sue mansioni – scrivono i promotori della raccolta firme - Pur riponendo fiducia nel lavoro della Magistratura, che siamo certi confermerà l’estraneità del dirigente Spechenhauser a qualsivoglia azione di dolo, non possono che destare preoccupazione i lunghi tempi necessari alla conclusione dell’iter giudiziario che lo vede coinvolto e ciò lascia supporre una battuta d’arresto nel percorso di crescita dell’Istituto Alberti: un istituto complesso per il numero di studenti iscritti e per i diversi indirizzi in cui è articolato, la cui gestione richiede una guida attenta e sempre presente che abbia la capacità e il tempo di fare rete con il territorio”.
Presenza fissa che per ovvi motivi non può assicurare Giovanna Bruno, reggente dell’Alberti già dallo scorso anno scolastico nonché, a propria volta, dirigente del Polo Liceale Città di Sondrio. Per questo motivo e soprattutto per la stima riposta in Spechenhauser e nelle sue qualità di “manager della scuola” se ne chiede il reintegro.