REDAZIONE SONDRIO

“Ponte nel Cielo Run“ fra natura e antichi borghi

TARTANO (Sondrio)

Quarta edizione della spettacolare “Ponte nel cielo Run“, gara non competitiva nata da una felice intuizione di Marco Dell’Acqua con Fondazione Pro Valtellina, dall’apertura del ponte tibetano nel 2018. Il tracciato di 7,5 km, disegnato da Saverio Monti, full immersion nella storia di antichi borghi e nella natura, è confermato nella salita da Sirta su per la silenziosa Val Fabiolo passando per il borgo medievale di Sostila, poi ancora su fino al cucuzzolo della rotonda montagna denominata Culmen, che sovrasta il paesino di Campo, per poi scendere alla diga e salire al fiabesco maggengo Frasnino con approdo al ponte tibetano. Campo, diventato famoso col suo grande ponte tibetano (a detta di tanti il più bello al mondo) ha la particolarità di essere su due Comuni, quello di Tartano, solcato dall’omonimo torrente, e quello di Forcola, con il torrente Fabiolo.

"La gara – spiega Renato Bertolini, presidente del Consorzio Pustaresc, ideatore del ponte – è stata studiata per promuovere quella che un tempo era una grande direttrice per gli abitanti di Campo, che scendevano verso il Morbegnese dalla Val Tartano e verso Sondrio dalla Val Fabiolo. Campo è un presepe di case che sviluppò contatti importanti con Talamona e Sirta e da un semplice confronto dei cognomi dei paesi si ritrovano parecchie assonanze".

Tornando alla gara, la partenza l’1 ottobre è nel centro di Sirta recentemente valorizzato da restauri della chiesa e del municipio, per poi salire da una mulattiera tra le più belle della Valtellina, che porta al borgo medievale di Sostila, microcosmo definito un guscio di noce, perfettamente conservato e dove si giunge solo a piedi; poi scollinando sul crinale del Culmen (accompagnati dalla vista stupenda del fondovalle e del lago di Como in lontananza) si arriva nelle contrade di Campo. Michele Pusterla