Ponte del 25 aprile promosso negli agriturismi valtellinesi Ma i costi nelle aziende crescono

Il ponte del 25 aprile ha fatto registrare il tutto esaurito o quasi negli agriturismi valtellinesi. Malgrado le previsioni meteo non fossero delle migliori, la giornata di lunedì è stata molto positiva per i gestori della provincia di Sondrio che hanno accolto a "braccia aperte" le tante famiglie desiderose di una seconda gita fuori porta dopo quella di Pasquetta.

Oltre un cittadino su tre (35%) ha scelto di fare una passeggiata, picnic o una gita in giornata al mare, in montagna, in campagna, nonostante il clima incerto. "Le gite fuori porta – sottolinea Coldiretti Sondrio – sono risultate le più gettonate tra quanti hanno scelto di uscire di casa il 25 aprile. Ma ci sono anche oltre 9 milioni che hanno scelto di trascorrere il ponte della Festa della liberazione in vacanza, di cui oltre il 90% in Italia. Forte la spinta verso un turismo di prossimità, con la riscoperta dei piccoli borghi". In provincia di Sondrio le cose sono andate molto bene, come ci ha confermato il presidente dell’associazione agrituristica Terranostra Sondrio Angelo Cerasa: "Il bilancio è sicuramente positivo, a Pasqua e Pasquetta ci ha aiutato anche il bel tempo ma anche il 25, malgrado le previsioni un po’ avverse, abbiamo avuto tanti ospiti. Non ci possiamo di certo lamentare. E’ un momento difficile per tutti ma siamo fiduciosi, la speranza di poter ripartire alla grande è tanta, confidiamo molto nella bella stagione e nella voglia di uscire degli italiani. In attesa di una ripresa totale, ci godiamo questi momenti positivi cercando di pianificare per quel che è possibile l’attività". A questo proposito. I costi di molte materie prime così come del gas, dovuti anche alla guerra in Ucraina, sono balzati alle stelle. Voi avete dovuto adeguare i prezzi di prodotti e servizi? "I prezzi li abbiamo dovuti ritoccare, d’altronde i costi di energia e materie prime in ambito agricolo sono praticamente raddoppiati. I prezzi di mangime e foraggio, per fare un esempio sono schizzati alle stelle, peraltro già da settembre in epoca precedente l’inizio della guerra in Ucraina. E credo che i prezzi aumenteranno anche nel prossimo futuro, noi purtroppo siamo dipendenti dall’estero per le materie prime e questo è un grande handicap". F.D’E.