Poeti in gara per vincere. E il pubblico fa da giuria

Un Poetry slam come non lo avete mai visto. La competizione in cui i poeti recitano i loro versi, gareggiano fra loro e vengono valutati da una giuria composta da cinque elementi estratti a sorte tra il pubblico, sbarca al Salone Teresiano della biblioteca universitaria di Pavia.

Alle 17 di oggi si terrà Dead or Alive, perché gli slammer vivi in gara, oltre al proprio testo, circondati dai preziosi volumi della bibloteca, saranno chiamati a recitare anche quello di un poeta scomparso a sua scelta, che lo ha ispirato, al quale vorrebbe dare voce. Le regole sono le stesse dei Poetry slam: tre minuti a disposizione, niente musica né oggetti di scena, votazione finale di cinque persone presenti nel pubblico estratte a sorte.

La gara è una produzione artistica che nasce dalla strada e crea un legame tra scrittura e performance, una forma poetica popolare, declamatoria, praticata nei luoghi pubblici e che spesso si avvale di una recitazione a ritmo serrato. I poeti viventi si sfidano su un palco con le proprie poesie e vengono votati da una giuria scelta a caso tra il pubblico. L’idea è di Paolo Agrati, poeta, speaker e cantante di origini brianzole, trasferito a Pavia che condurrà insieme a Sam Kabauter un’agitatrice culturale e oste che ha seguito e presentato altre competizioni di questo genere anche negli Horti Borromaici. Gli slammer saranno il pavese Flippo Capobianco, campione del mondo di slam 2022, Andrea De Alberti e Davide Ferrari punta di diamante della poesia dialettale. Dovranno affrontare l’aquilano Matteo Di Genova tra i migliori slammer in circolazione che ha partecipato agli Europei di slam e Antonio Amadeus Pinnetti, attore e poeta dialettale di Milano.

Paola Pioppi