
Le armi sequestrate dai carabinieri
Piateda, 29 marzo 2018 - La scorsa notte i carabinieri della Stazione di Ponte in Valtellina hanno denunciato due sondriesi, di 50 e 57 anni, accusati in concorso di porto illegale in luogo pubblico di armi comuni da sparo, esercizio di caccia in periodo vietato, caccia abusiva ,esercizio della caccia con mezzi vietati. Alle 3 di notte la pattuglia dei carabinieri, percorrendo una strada secondaria di Piateda, si sono imbattuti in un fuoristrada. I militari sapevano di trovarsi vicini ad un pascolo frequentato da molti ungulati, e sospettando che sul fuoristrada potessero esserci di bracconieri hanno proceduto al controllo dei due sul mezzo. Nel portabagagli i militari trovato due grandi sacchi di plastica contenti le interiora e la pelliccia di un animale e un grande telo in plastica con palesi chiazze di sangue. Le spiegazioni fornite dai due non hanno convinto i militari, che hanno proseguito il controllo rinvenendo, addosso del guidatore di 57 anni, due coltelli a serramanico. I carabinieri, ipotizzando che da poco i due avessero concluso una proficua battuta di caccia di frodo, hanno proseguito la perquisizione anche presso le abitazioni dei due rinvenendo nel garage del guidatore la carcassa di un cervo e la testa, con il palco a due punte, che sarebbe diventata il trofeo di caccia. I carabinieri quindi non solo hanno denunciato i bracconieri ma, ad uno dei due, unico detentore di armi, i carabinieri le hanno ritirato in via cautelare: avendo commesso una caccia illegale, il cacciatore non ha infatti più i requisiti richiesti per il rilascio del porto di fucile. L'uomo è stata poi segnalato alla locale Prefettura per la proposta di divieto di detenzione di armi e munizionamento, e gli sono state anche contestate le violazioni amministrative in materia di esercizio dell’attività venatoria. L’uomo è stato anche denunciato per detenzione abusiva di armi in quanto dal controllo una doppietta non risultava regolarmente denunciata.