Pertosse fra neonati, quattro casi in provincia di Sondrio

Ma i medici rassicurano: non esiste il rischio di un’epidemia in Valle

L'ospedale di Sondrio

L'ospedale di Sondrio

Sondrio, 14 marzo 2019 - Pertosse: cinque casi nel territorio dell’Ats della montagna ma, rassicurano i medici, non esiste il rischio di un’epidemia. Ad avere contratto la malattia infantile sono 4 neonati – 3 con meno di 60 giorni di vita e uno di tre mesi (sono tutti ricoverati in ospedale) - e un 14enne. Almeno quattro casi si sono manifestati in provincia di Sondrio, mentre l’altro è in provincia di Brescia.

In base alle statistiche, però, i malati dovrebbero essere circa 15. La pertosse, infatti, viene diagnosticata solo in seguito ad uno specifico esame del sangue ma, se la malattia si presenta con sintomi lievi, può accadere che non venga emessa una diagnosi corretta. I neonati sono tutti ricoverati all’interno di camere protette – per scongiurare il rischio di altri possibili contagi – ospiti delle strutture ospedaliere del territorio. Difficile stabilire le esatte condizioni dei piccoli pazienti: nei casi più gravi, però, per i bambini con meno di un anno di età la pertosse potrebbe addirittura risultare fatale. «È importate sensibilizzare le donne in gravidanza – ha sottolineato il direttore generale di Ats della montagna Lorella Cecconami – alla 28esima settimana, infatti, è possibile, per le future neo mamme, effettuare un vaccino contro la pertosse». In questo modo gli anticorpi in grado di difendere il futuro nuovo nato dal batterio verrebbero trasmessi al feto tramite la placenta. Questo passaggio è ancora più importante in quanto i neonati con meno di 60 giorni di vita non possono ricevere alcun tipo di vaccino, quindi i due modi per poterli proteggere al meglio consistono, da un lato, nel raggiungimento dell’immunità di gregge – una vaccinazione diffusa rende poco provabile la diffusione di un batterio – e dall’altro nella copertura vaccinale della madre trasmessa al figlio.

Una volta compiuti i 60 giorni di età i neonati possono essere sottoposti alle vaccinazioni e, quello contro la pertosse, come previsto dalla legge Lorenzin, rientra nei trattamenti obbligatori pena l’impossibilità, per i bambini, di accedere alle scuole mentre, per i genitori inadempienti, è previsto il pagamento di una sanzione. La pertosse è una malattia infettiva di origine batterica molto contagiosa, causata dal batterio Bordetella pertussis. Dato che il batterio colpisce, prevalentemente, pazienti con un’età inferiore ai 5 anni è annoverata - come la rosolia, il morbillo, la varicella e la parotite – tra le malattie infantili.