SARA BALDINI
Cronaca

Pericoli sulle strade della Valle: due incidenti al giorno provocati da animali selvatici

Sondrio, nel mese scorso sono stati ben 58 i sinistri. Al primo posto ci sono gli impatti con i cervi

Particolare attenzione bisogna prestare di notte lungo le strade di Valtellina e Valchiavenna perché i selvatici possono attraversare all’improvviso

Particolare attenzione bisogna prestare di notte lungo le strade di Valtellina e Valchiavenna perché i selvatici possono attraversare all’improvviso

Sondrio – Sulle strade di Valtellina e Valchiavenna il mese scorso sono stati ben 58 gli incidenti stradali accertati che sono stati provocati o che hanno, comunque, visto coinvolti animali selvatici. Al primo posto tra quelli con cui più frequenti sono stati gli impatti i cervi (25), seguiti dai caprioli (11): praticamente non c’è stato neppure un giorno senza "incontri ravvicinati" con uno di loro. Alcune curiosità: nella lista dei sinistri c’è anche chi ha ammaccato l’auto o è uscito di strada per evitare un fagiano, un gatto e uno scoiattolo.

I numeri arrivano dal puntuale report mensile dell’attività del Corpo di polizia locale della Provincia di Sondrio guidato dal commissario capo Piermario Pollieno. E che i cervi rappresentino un pericolo per chi si muove in auto lo dimostra anche il numero di ungulati trovati morti e smaltiti – altra voce fissa del report - che il mese scorso sono stati 16, cui vanno aggiunti anche quattro caprioli. Sei, invece, gli animali trovati morti e conferiti alla sede sondriese dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia (Izsler): tra questi, anche un gabbiano reale.

Nel dettagliato report mensile si scopre pure è stata verificata la presenza di West Nile Disease o febbre del Nilo in 10 cornacchie grigie (la malattia viene trasmessa all’uomo dalle zanzare, ma il serbatoio originale del patogeno sono gli uccelli) e che al C.r.a.s., il Centro di recupero degli animali selvatici di Ponte in Valtellina, il mese scorso sono giunti anche due piccioni che qualcuno, vincendo il ribrezzo che normalmente suscitano, ha avuto il buon cuore di voler far curare. Alla singolare clinica sono stati inviati per essere rimessi in sesto anche un pipistrello, uno sparviere, uno scoiattolo, due tartarughe d’acqua, una di terra e una volpe.

Tra gli animali in difficoltà recuperati e poi liberati il mese scorso anche una civetta e un ermellino. Dopo i numerosi episodi di recinti divelti e animali dilaniati, ottobre in provincia va in archivio come un mese dove il lupo sembrerebbe avrebbe indirizzato altrove le proprie predazioni, almeno stando all’unico caso segnalato riguardante una capra. L’attività della Polizia provinciale, staff composto da due ufficiali, nove agenti e otto guardie volontarie, come ogni mese si è concentrata anche in una serrata attività di controlli: tre in ottobre quelli ambientali e 297 quelli riguardanti i cacciatori durante l’esercizio venatorio, per un totale di 24 sanzioni amministrative irrogate.