"Olimpiadi sì, ma occhio all’ambiente"

Il Comitato Viabilità tellina: le opportunità vanno colte evitando però gli errori del passato (Mondiali di sci del 1985 e del 2005)

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Il comitato Viabilità tellina esprime soddisfazione per l’incontro - confronto promosso nella serata dello scorso 30 maggio a S. Giacomo di Teglio sul tema delle Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026, ma chiede alle istituzioni una visione d’insieme, condivisa con le varie realtà del territorio e nel rispetto dell’ambiente, sulle opere da costruire nei prossimi anni.

"C’è tanta soddisfazione per la partecipazione e per aver creato un’occasione di dibattito pubblico – dicono dal comitato Viabilità tellina -. Dibattito finora assente, sull’evento Olimpiadi 2026. Nel corso della serata Duccio Facchini (direttore di Altra economia) ha imputato a istituzioni e Comitato olimpico, la "non programmazione e condivisione, non uno sguardo a esperienze veramente all’avanguardia rispetto alla sostenibilità". Oscar del Barba ha invece "denunciato il mancato rispetto verso le associazioni della montagna". Il Comitato è per la realizzazione di infrastrutture ma che siano adeguate, funzionali e sostenibili. "Certo, le opportunità vanno raccolte evitando però gli errori del passato (Mondiali di sci del 1985 e del 2005), mettendo al centro la sostenibilità ambientale. Quella vera e non quella scritta sui documenti. È innegabile che le infrastrutture provinciali vanno adeguate e dovrebbero essere la conseguenza di un approfondimento su quale modello di sviluppo dovrà caratterizzare il nostro futuro e il turismo delle valli alpine. I cambiamenti climatici porteranno con sé anche la crisi del turismo alpino basato esclusivamente sulle piste di sci e gli impianti di risalita". Meno quantità e più qualità nel settore turistico. "Prima o poi dovremo fare i conti con la crisi del turismo della neve. Dobbiamo arrivarci preparati. Costruire delle opere, pensate solo per le Olimpiadi, rischia di segnare negativamente e profondamente il territorio e le sue bellezze ambientali, come la tangenziale nella piana Alute (a Bormio), o il mega svincolo della Sassella, il superamento dei passaggi a livello, come quello di San Giacomo di Teglio, respinto grazie al comitato, come quello di Valgella. Mentre del raddoppio della ferrovia non si vede nulla. Il presidente della Provincia Elio Moretti, nonché sindaco di Teglio, di fatto ha confermato di non aver toccato palla su nulla e ci ha fatto capire che l’ente Provincia non è stato in grado di sviluppare un ragionamento complessivo. Si ricorda che per la Provincia di Sondrio sono state previste disposizioni particolari, in ragione della sua specificità, nei seguenti ambiti: governo del territorio, turismo, risorse energetiche, viabilità e trasporti. Deleghe importanti, perché non sono state esercitate e non si esercitano?" Allora ci si chiede: "Cosa esiste a fare la Provincia se a decidere è solo la Regione? Questa è l’autonomia tanto decantata?". Fulvio D’Eri