Novate Mezzola, il sindaco si difende: "Area ex Falck, vicenda strumentalizzata"

La Copes: "Sono dispiaciuta perché molti cittadini non hanno voluto informarsi" di ALESSIA BERGAMINI

Il sindaco di novate Mezzola, Mariuccia Copes

Il sindaco di novate Mezzola, Mariuccia Copes

Novate mezzola, 4 febbraio 2016 - Lunedì sera, al termine di un Consiglio comunale infuocato, il sindaco, Mariuccia Copes, ha lasciato il municipio scortata dai carabinieri (LE FOTO). I militari l’hanno protetta dalle invettive dei cittadini contrari all’accordo di programma – appena approvato – per la riqualificazione dell’area ex Falck. Il primo cittadino, però, sostiene con convinzione la decisione presa e il suo rammarico è legato alla strumentalizzazione della vicenda: «Sono dispiaciuta perché molti cittadini non hanno voluto informarsi e hanno voluto credere alla cattiva informazione fatta ad hoc, che ha generato solo equivoci. Purtroppo in occasione del Consiglio comunale di lunedì non c’è stata la possibilità di dialogare con le tante persone presenti che erano state caricata d’odio da chi ha voluto strumentalizzare questa vicenda».

Mariuccia Copes, poi, guarda all’operato del gruppo consiliare di opposizione Insieme per cambiare Novate e commenta: «Non è stato capito neppure che la minoranza non ha preso posizione: i consiglieri hanno lasciato l’aula al momento del voto della mozione. Se fossero stati coerenti avrebbero dovuto votare contro, invece se ne sono andati. Un fatto che a mio parere conferma l’esistenza di un conflitto di interessi che riguarda il capogruppo Sandro Colzada, che è un tecnico che svolge consulenze per Italmineraria. In questo anno non hanno fatto nulla di costruttivo, il loro è stato un silenzio assordante e non votando in merito alla mozione non hanno dimostrato senso di responsabilità istituzionale».

Il documento, approvato con il solo voto favorevole della maggioranza, impegna la Giunta comunale in primis a sollecitare la Regione Lombardia ad attivarsi per il reperimento delle risorse economiche e valutare nuovamente la possibilità di trasformare la messa in sicurezza in una bonifica definitiva; ma anche a chiedere che il privato sia tenuto al mantenimento dei piezometri esistenti e alla verifica dei livelli di concentrazione delle sostanze presenti nel sito, con obbligo di depurazione ove necessario. Terzo impegno della Giunta è rappresentato dall’istituzione di una Commissione di controllo partecipata anche da rappresentanti della minoranza e delle associazioni ambientaliste interessate, per la verifica – insieme alle istituzioni competenti – del rispetto da parte dell’operatore delle prescrizioni che discendono dalla Vas e che discenderanno dalla verifica di Via e dalla Vinca. «Al di là degli impegni assunti – conclude - ci attiveremo a breve per organizzare un incontro pubblico, nel corso del quale interverranno anche i rappresentanti dell’Asl, per fornire alla cittadinanza tutti i chiarimenti necessari».