Novate Mezzola, Parco minerario: ecco i lavori a Val di Monte

Novate Mineraria racconta lo stato dei lavori alle cave di Val di Monte

I lavori

I lavori

Novate Mezzola, 27 giugno 2015 - IL Parco minerario San Fedelino fa ancora discutere. A replicare a chi ha messo in discussione l’operato di Novate Mineraria, in merito alle cave di Val di Monte, è la società stessa. «Dopo aver sentito, letto e visto circolare in diverse forme e modi di comunicazione - hanno scritto - in alcuni casi pubblicate anche a nome di enti pubblici, affermazioni di discutibile contenuto, sia tecnico che informativo, riteniamo necessario precisare quanto stiamo facendo in Val di Monte. Le fotografie evidenziano meglio di tante parole le prime realizzazioni del Parco Minerario San Fedelino».

«Poco più di tre anni di lavoro - si legge nella nota - sono bastati per rimuovere e recuperare nella Val di Monte un’ingente massa di detriti instabili e pericolosi che ostruivano il fondo valle, in alcun punti per un’altezza di oltre 20 metri. L’impegno di uomini, di mezzi d’opera e l’organizzazione di impresa, nel rispetto delle regole e delle disposizioni legislative controllate e tutelate dagli enti preposti, hanno consentito l’intervento complesso e impegnativo, secondo un progetto studiato non solo per l’asportazione di tutti i detriti e con la frantumazione di quelli non utilizzabili a scopo ornamentale, ma anche per il completo recupero ambientale dell’ambito di cava».

A lavori conclusi, la porzione della Val di Monte rinaturalizzata si presenta nello stato originario. «Anzi - precisa la società - in più con la messa in sicurezza ottenuta dai disgaggi delle pareti rocciose, con le opere di regimentazione idraulica realizzate integralmente con materiali naturali presi sul posto che prevedono il sicuro convogliamento delle acque a fondo valle e con una pista carrabile sterrata che consentirà, in caso di necessità, di risalire la valle con mezzi di manutenzione, di soccorso e di pronto intervento. A chi osserva con più attenzione e obiettività il territorio non sarà sfuggito di imbattersi in qualcosa di simile in altri contesti di montagna, spesso ricorrenti anche nella vicina Svizzera, dove interventi del genere sono realizzati dagli enti pubblici, che operano, nei fatti, per la tutela e la sicurezza dei pregiati comprensori alpini».