MICHELE PUSTERLA
Cronaca

Morbegno, tornata libera dopo l'arresto per estorsione: "Sono io la vera vittima"

Il racconto della commerciante: "La mia contabile mi ha sottratto un’ingente somma di denaro"

L’avvocato Pierpaolo Cassarà di Varese difende i tre arrestati

Morbegno (Sondrio) - "Sono stata arrestata come fossi una criminale incallita. Quando, in realtà, la vittima di ruberie commesse dalla mia commercialista sono io. Altro che essere autrice, con due miei amici, di un tentativo di estorsione, come mi ha dipinta la Polizia. La prima notte, venerdì, abbandonata in una cella della questura di Sondrio e poi trasferita al carcere Bassone di Como. Lunedì, al termine dell’interrogatorio, sono tornata a casa. Il giudice, Antonio De Rosa, mi ha fatto un’ottima impressione: ascoltava e ha capito". E’ rientrata a lavorare Antonella Z., 57enne, residente a Morbegno, sottoposta alla misura dell’obbligo di dimora, come gli altri due arrestati con lei nel blitz della Squadra Mobile, Gianfranco M., 70enne che abita a Stazzona, in provincia di Como, e Luca T., 48enne di Motta Visconti, alle porte di Milano.

"I miei familiari ed io - racconta - avevamo scoperto che la contabile aveva fatto prelievi, a mia insaputa, dal conto corrente della ditta per oltre 29mila euro. Intanto arrivano cartelle esattoriali perché risultava che non avevo pagato il Fisco. I soldi, infatti, li tratteneva lei. Avevamo tentato una mediazione per la restituzione, ottenendo solo 8mila euro se, ora, non ricordo male, in quanto sono ancora sconvolta per quanto mi è successo. E volevo la restituzione della restante somma sottratta, ecco il perché dei messaggi, non intimidatori. Quella sera avremmo dovuta trascorrerla da lei a cena, per discutere delle modalità di rimborso: avevamo portato due bottiglie di vino. Invece ad aspettarci c’erano i poliziotti perchè lei ci ha denunciati".

"Lo scorso maggio - spiega l’avvocato Pierpaolo Cassarà, studio a Varese, difensore di fiducia dei tre - la mia assistita ha presentato denuncia in Procura contro la contabile e l’istituto bancario, per una serie di operazioni bancarie che la professionista ha eseguito priva di autorizzazioni della commerciante, consistite in prelievi di denaro. Di quella querela ancora oggi non sappiamo nulla, mentre la denuncia della contabile ha sortito l’immediato effetto di portare all’arresto di Antonella il cui comportamento è stato nutrito da ragioni fondate, come spesso avviene nell’esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Il giudice e il pm Contaldo, carte alla mano, hanno compreso. E la ventina di messaggi, letti col magistrato, non avevano contenuto estorsivo o intimidatorio".