PAOLA PIOPPI
Cronaca

Prima le botte per farla abortire poi l’alcool per violentarla, a Sondrio marito violento condannato a sei anni

Un bimbo perso a calci, in diverse occasioni aveva provato a soffocare la moglie: dopo anni di vessazioni il 33enne finirà in carcere

Manifestazione contro la violenza sulle donne

Manifestazione contro la violenza sulle donne

Sondrio – La condanna a 6 anni di reclusione è arrivata al termine di maltrattamenti feroci e botte alla moglie che proseguivano dal 2015, e di una violenza sessuale commessa imponendole di bere alcolici, per stordirla.

Le sentenza è stata letta dal Giudice per l’udienza preliminare di Sondrio Antonio De Rosa nei confronti di un uomo di 33 anni di origine straniera, a conclusione delle indagini avviate dalla denuncia della donna, arrivata solo dopo anni di pesantissime vessazioni, ricostruite e documentate dai carabinieri di Ponte in Valtellina e dalla testimonianza raccolte. Nel 2015, quando la donna era in gravidanza al coppia viveva ancora all’estero, le botte e i calci assestati dal marito le avevano fatto perdere uno dei due bimbi. Era stato solo uno dei primi episodi, proseguiti con sempre maggiore violenza quando la famiglia, con il bimbo piccolo, si è trasferita in Italia. Le accuse, parlano di botte e umiliazioni a cui la donna andava incontro a causa di atteggiamenti possessivi del marito: le sberle per aver fatto una passeggiata a Sondrio con i parenti venuti a trovarla, il tentativo di soffocarla perché durante una festa un parente le aveva preso una mano per invitarla a ballare, le minacce con il coltello per il timore che la moglie chiamasse aiuto. I soldi presi e usati per acquistare alcolici, i mobili sfasciati a pugni anche davanti al bimbo piccolo. Nel 2022, una vicina di casa era intervenuta sentendo le grida della vittima e il pianto del bambino, interrompendo il tentativo dell’imputato di soffocarla con un cuscino.

Lo stesso giudice De Rosa, ha condannato a un anno di reclusione, con la misura della libertà vigilata, a un italiano di 46 anni originario di Morbegno, anche lui accusato di maltrattamenti, ma in questo caso nei confronti dei genitori.

Insultati, aggrediti verbalmente e minacciati di morte, soprattutto quando cercando di sottrargli le bottiglie di alcolici per riportarlo alla calma, spaventati lanciando arredi e oggetti a terra e sfasciando piatti e bicchieri.