I lupi nei boschi della Valtellina: ecco la mappa

Sondrio, la polizia provinciale impegnata nei sopralluoghi dopo la predazione in Val Fontana

Un lupo

Un lupo

Sondrio -  Un tavolo per affrontare nella maniera migliore la questione relativa ai grandi predatori presenti in provincia di Sondrio. Le razzie del lupo in Val Fontana, culminate con l’uccisione di alcune pecore di un gregge, e l’aggressione di un altro lupo ad una pecora a Carona, nel Comune di Teglio, hanno costretto le autorità competenti a prendere in seria considerazione la questione. La situazione del lupo in Valle è monitorata in modo costante dal servizio caccia, pesca e strutture agrarie e dal Corpo di Polizia della Provincia di Sondrio.

Dopo la predazione in Val Fontana, sono stati effettuati diversi sopralluoghi da parte degli agenti del Corpo di Polizia Provinciale e dei Carabinieri forestali, in collaborazione con i veterinari dell’Ats, al fine di accertare l’effettiva entità dei danni. Attualmente sul territorio della provincia di Sondrio non risultano presenti branchi di lupi, è invece confermata, ormai da parecchi anni, la presenza di un individuo singolo, un maschio geneticamente tipizzato situato nelle Alpi Orobie (comuni di Castello dell’Acqua, Teglio e Aprica), dalla Val d’Arigna fino alla provincia di Brescia. Si segnala inoltre la presenza, sporadica, di individui singoli, in spostamento. I danni provocati da grandi carnivori, quali lupo e orso, sono stati finora tutti risarciti dall’apposita assicurazione stipulata da Regione Lombardia. Laddove è stato possibile e opportuno, sono state fornite gratuitamente recinzioni elettrificate perché l’uso di queste protezioni, eventualmente abbinato ad altri sistemi (quali i cani da guardiania), è infatti fondamentale per tutelare gli allevamenti.

"Tutte queste argomentazioni sono state oggetto dell’incontro che ho avuto con la presidente di Coldiretti – dice il presidente della Provincia Elio Moretti -. Un momento di confronto molto proficuo dal quale è emersa la volontà comune di convocare, a breve, un apposito tavolo al quale saranno invitate le rappresentanze delle categorie interessate e i sindaci dei Comuni in cui sono avvenute le predazioni, con lo scopo di raccogliere tutte le esigenze e le indicazioni". «La convocazione di un tavolo è prioritaria e accoglie una precisa nostra richiesta – dice la presidente di Coldiretti Silvia Marchesini -: è importante raccogliere le idee di tutti e fare fronte comune. Apprezziamo la disponibilità della Provincia".