L’abusivismo è un fenomeno che va combattuto, senza mezzi termini, per tutelare gli imprenditori che operano seguendo la legge e pagando tasse e contributi. Nei giorni scorsi è partita anche in Valtellina una nuova campagna di sensibilizzazione contro l’abusivismo nei settori dell’acconciatura e dell’estetica. A promuoverla Confartigianato, assieme a Cna, con il patrocinio del ministero delle Imprese e del Made in Italy. La campagna è diffusa sui canali web e social di Confartigianato. In Italia l’abusivismo nel settore dei servizi alla persona (tra cui acconciatura ed estetica) è in continua crescita, con un tasso di irregolarità del 27,6%, il valore più alto tra i vari settori, di gran lunga superiore al tasso medio nazionale, al 14,4%. Tale fenomeno è stato aggravato dalla pandemia. Ora si aggiunge il proliferare di piattaforme online che operano indisturbate, proponendo prestazioni a domicilio o in forma ambulante, senza curarsi delle normative.
Per sensibilizzare la popolazione sull’importanza di affidarsi esclusivamente a imprese regolari e professionisti qualificati, Confartigianato ha realizzato una campagna di comunicazione, patrocinata dal Mimit. "L’attenzione al tema dell’abusivismo va tenuta alta per tutelare sia la salute dei cittadini sia gli imprenditori regolari – aggiunge Alberto Leoni (nella foto), presidente provinciale di Confartigianato Benessere –. La concessione del patrocinio da parte del ministero è un ulteriore riconoscimento, oltre che un grande orgoglio, per il lavoro di rappresentanza che la nostra associazione sta conducendo su questo tema a livello nazionale e territoriale". Per segnalare casi di abusivismo, Confartigianato ha aperto la casella di posta elettronica abusivismo@artigiani.sondrio.it. F.D’E.