Doveva essere pronta per Natale la nuova passeggiata di piazza Cavour con le paratie completate, ma il Lario ha cambiato le carte in tavola e così il cantiere proseguirà fino a Capodanno. A fare il punto sugli interventi l’assessore regionale agli Enti locali, Massimo Sertori, che ha seguito l’evoluzione del cantiere fin da quando il Pirellone decise di riprendere la direzione dei lavori per togliere dai guai il Comune. L’acqua alta ha invaso la piazza per dodici giorni, ma il cantiere ne ha risentito anche in precedenza; poi, una volta che il lago si è ritirato, prima di poter ripartire con il cantiere, è stato necessario rimuovere tutti i detriti.
"Entro fine anno completeremo i lavori in piazza – assicura Sertori –. Alla fine sono andate perse un paio di settimane, anche se il cantiere non si è mai fermato e ha proseguito nell’area non interessata dall’esondazione".
Sono già stati reperiti tutti i materiali di cantiere, quelli che l’anno scorso, quando si lavorava a Sant’Agostino, avevano creato più di un problema per l’effetto della crescita esponenziale della domanda provocata dalle opere del Pnrr, il Superbonus e contemporanea difficoltà di reperire alcune materie prime a causa della guerra in Ucraina.
Parallelamente sono iniziati gli incontri con la Soprintendenza per la definizione dei parapetti, chiamati a sostituire quelli che per oltre un secolo hanno diviso la città dal lago.
Intanto si fa la conta dei danni dell’esondazione, quantificati in poco più di mezzo milione di euro. Da bar, ristoranti e gli altri privati che hanno le loro attività commerciali in piazza sono arrivate richieste di risarcimento per 350mila euro, mentre altri 220mila euro di danni sono in capo al Comune. A questi sono da aggiungere i soldi che verranno spesi per la pulizia del primo bacino del lago, inondato da tonnellate di detriti e legname.
Da giorni il battello spazzino è al lavoro per rimuovere quanto trasportato dal lago in piena, comprese le carcasse di alcuni cinghiali annegati mentre si abbeveravano nei torrenti in quota.