REDAZIONE SONDRIO

La “Stanza del buco” oltre confine

Per accogliere tossicodipendenti. Progetto da 500mila euro

Fa discutere nel vicino Canton Grigioni la decisione di aprire una "stanza del buco", un luogo in cui i tossicodipendenti possono consumare stupefacenti in sicurezza, un servizio che è già realtà in diversi cantoni svizzeri. In Svizzera per legge dal 1994 è possibile anche la distribuzione controllata di eroina, le grandi città si sono attrezzate con strutture in cui i tossicodipendenti possono recarsi e ricevere assistenza, ma nei piccoli centri il problema è ancora da risolvere. La creazione di uno o più servizi di contatto con annesso un locale per il consumo controllato di stupefacenti è stata proposta al consiglio di Stato da una maggioranza dei deputati: primo firmatario il gran consigliere Tobias Rettich del Partito Socialista Svizzero. Da uno studio che il Cantone ha commissionato sul fenomeno della tossicodipendenza emerge che un locale d’iniezione "non fa scomparire il consumo negli spazi pubblici e non cancella la scena aperta". Un presupposto importante per una simile struttura sarà quindi la sua "ubicazione centrale nonché la tolleranza nei confronti del microspaccio di sostanze illegali tra consumatori". Per finanziare la stanza dedicata ai tossicodipendenti il Canton Grigioni è pronto a stanziare mezzo milione di euro. R.C.