La metropolitana leggera diventa opera d’arte

I vagoni colorati attraversano la città e raccontano i profili e gli scorci della Capitale della Cultura 2023

La metropolitana leggera diventa opera d’arte

La metropolitana leggera diventa opera d’arte

Pattern, colori, geometrie minimaliste per il primo murales su un intero treno della metro in Italia. Protagonista della nuova incursione artistica è lo street artist di fama internazionale Luca Font che - per i 10 anni della metropolitana di Brescia – ha trasformato una parte del deposito di via Magnolini in Connessioni: 400 mq di murales e, per la prima volta in Italia, un intero treno della metro in inedite tele in movimento, convoglio d’arte viaggiante che attraversa la città. L’infrastruttura è diventata così una vera e propria metro d’autore, facendo incontrare mobilità sostenibile (con i suoi 18 milioni di km percorsi ha consentito di risparmiare 55 milioni di kg di CO2) e bellezza, a conferma di un rapporto d’elezione con l’arte contemporanea (presente anche in alcune delle principali stazioni).

Realizzato con l’inconfondibile stile di Luca Font, Connessioni - con la curatela di Emotitech - racconta di paesaggi urbani immaginari, ma è molto più di una semplice decorazione: rappresenta infatti una metafora del viaggio sulla metropolitana leggera di Brescia, trasmettendo al contempo i valori di sostenibilità, dinamicità e tecnologia che caratterizzano questo mezzo di trasporto. L’artista ha inventato un’elegante mascheratura iconica, a tagliare e sagomare la decorazione illustrativa che rappresenta Brescia e la sua continua mobilità, attraverso le linee dinamiche e sinuose che descrivono la forma di un volatile immaginario. Dal deposito della metropolitana di Brescia, parte poi l’estensione di Connessioni: i vagoni, decorati con l’opera d’arte replicata, attraversano la città, raccontando i profili e gli scorci della Capitale della Cultura 2023.

Federica Pacella