
La metropolitana leggera diventa opera d’arte
Pattern, colori, geometrie minimaliste per il primo murales su un intero treno della metro in Italia. Protagonista della nuova incursione artistica è lo street artist di fama internazionale Luca Font che - per i 10 anni della metropolitana di Brescia – ha trasformato una parte del deposito di via Magnolini in Connessioni: 400 mq di murales e, per la prima volta in Italia, un intero treno della metro in inedite tele in movimento, convoglio d’arte viaggiante che attraversa la città. L’infrastruttura è diventata così una vera e propria metro d’autore, facendo incontrare mobilità sostenibile (con i suoi 18 milioni di km percorsi ha consentito di risparmiare 55 milioni di kg di CO2) e bellezza, a conferma di un rapporto d’elezione con l’arte contemporanea (presente anche in alcune delle principali stazioni).
Realizzato con l’inconfondibile stile di Luca Font, Connessioni - con la curatela di Emotitech - racconta di paesaggi urbani immaginari, ma è molto più di una semplice decorazione: rappresenta infatti una metafora del viaggio sulla metropolitana leggera di Brescia, trasmettendo al contempo i valori di sostenibilità, dinamicità e tecnologia che caratterizzano questo mezzo di trasporto. L’artista ha inventato un’elegante mascheratura iconica, a tagliare e sagomare la decorazione illustrativa che rappresenta Brescia e la sua continua mobilità, attraverso le linee dinamiche e sinuose che descrivono la forma di un volatile immaginario. Dal deposito della metropolitana di Brescia, parte poi l’estensione di Connessioni: i vagoni, decorati con l’opera d’arte replicata, attraversano la città, raccontando i profili e gli scorci della Capitale della Cultura 2023.
Federica Pacella