FULVIO D’ERI
Cronaca

La Coppa del Mondo in archivio Aspettando il nuovo test olimpico

Bormio, tante iniziative novità a margine della kermesse. Una festa con la campionessa dello sci Compagnoni

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di Fulvio D’Eri

La Stelvio, l’organizzazione e il mitico “coach Corner“. Questi tre dei numerosi fattori positivi della tappa di Bormio della Coppa del Mondo di sci alpino tenutasi nei giorni post natalizi. Per “lei“, la Stelvio, non ci sono più aggettivi da spendere, anche se è giusto ricordare che Kriechmayr, Kilde, Odermatt, Crawford, i dominatori della due giorni sulla Stelvio e compagnia non hanno perso occasione per elogiare questa “slope“, unica nel suo genere perché forse non è la più spettacolare in assoluto (Kitzbuhel ha qualche passaggio più caratteristico) né la più leggendaria (Kitz e Wengen sono la storia), ma che è probabilmente la più tosta. "Qui non ti puoi mai rilassare, dal primo all’ultimo metro e le condizioni che abbiamo incontrato quest’anno l’hanno resa ancor più difficile. Come piace a noi…". Così si sono espressi i big. Un giudizio che promuove a pieni voti la Stelvio anche in ottica 2026. A livello organizzativo tutto è filato liscio come l’olio. Chi non si è mai fermata, nemmeno in epoca Covid, è stata la macchina organizzativa del coach corner (luogo in cui si ritrovano i coach ).

"Abbiamo l’accordo con Fisi (che ci ha predisposto gli spazi, il maxischermo) per l’allestimento del coach corner – dice Stefano Faifer -. A fine prova o a fine gara il direttore delle prove maschili di Coppa del Mondo Markus Waldner (uno che elogia sempre anche pubblicamente il coach corner di Bormio ndr) mentre stuzzica qualcosa… si intrattiene coi direttori di pista e di gara, coi suoi collaboratori in un briefing per fare il punto della situazione. Tutto il lavoro è fatto come Us Bormiese mentre a livello di risorse umane “sfruttiamo“ il gruppo Cavallette e Ciclones che è collaudatissimo, con in testa lo chef Dante Guasconi. Nei due giorni di gara abbiamo avuto 130 presenze agli addetti alla gara e, finita la kermesse, ad una quarantina di ragazzi che hanno lavorato per allestire la pista (montare le reti e quanto altro). Possiamo dire di avere servito 200 pasti. Poi c’è la terrazza Fisi in quota, nella quale ci sono vip e personalità. Ci ha fatto piacere avere ospite Deborah Compagnoni che ha guardato la gara da lì, così come Robert Antonioli e Marco Confortola. E poi il presidente del Coni, Marco Riva, e tanti dirigenti di aziende sponsor della gara. I nostri main sponsor sono la Forst, Pedranzini Supermercati e la Trudi e Lorenzo Talenti per i prodotti locali. Tanti anche i tifosi che ci hanno raggiunto per vedere la gara: dalla nostra postazione un grazie a Pasquale Canclini che ci permette di usare la “casetta“ che è di sua proprietà… oltre al terreno circostante. In futuro abbiamo la volontà di ingrandire la postazione e di avvicinarci al Salto e al muro di San Pietro".