La città manzoniana è per tutti

A Lecco, giornata culturale per non vedenti e ipovedenti con visita guidata alla scoperta dei luoghi dei Promessi Sposi. Metodo DescriVedendo per esperienza sensoriale.

La città manzoniana è per tutti

La città manzoniana è per tutti

L’arte è un linguaggio universale, che parla a tutti, anche a chi non può vederla con gli occhi, ma può toccarla con le mani, sentirla con le orecchie, immaginarla con la mente. Oltre 120 non vedenti e ipovedenti di tutta la Lombardia hanno visitato Lecco, la città dei Promessi sposi, in occasione della X giornata regionale della cultura promossa dai volontari dell’Uici, l’Unione italiana ciechi e ipovedenti. Per i volontari della delegazione lecchese, guidati da Paola Vassena, è stata la prima volta, ma non sarà l’ultima. Visti i successi e i riscontri positivi, è già in programma il bis.

"Questa giornata è nata per far conoscere ai nostri iscritti la cultura locale di tutte le province lombarde, cogliendo l’occasione per promuovere un momento di aggregazione, coinvolgendo soci di territori diversi, che normalmente, per la loro condizione, si trovano in difficoltà nello spostarsi da una provincia all’altra", spiega Paola Vassena. Ciechi e ipovedenti sono stati accompagnati da una guida che li ha accompagnati per Lecco sulle orme di Renzo e Lucia e degli altri protagonisti del romanzo del sommo Alessandro Manzoni: la basilica di San Nicolò, il quartiere di Pescarenico, la chiesa dei Santi Materno e Lucia, il convento, piazza Era e il luogo dell’Addio ai Monti, Palazzo delle Paure. Tra gli accompagnatori anche 21 liceali della 2^C del liceo classico Manzoni, con i loro professori Francesca Sardi e Laura Polo D’Ambrosio, e i mitici Ragni, guidati dal Maglione rosso Roberto Ratti, che li hanno portati alla scoperta del Museo della Montagna. Il metodo utilizzato per consentire ai visitatori di "vedere" è stato quello detto DescriVedendo, un metodo di osservazione e di descrizione molto efficace. D.D.S.