La città investe su cura e salute . C’è un nuovo polo di formazione

Bergamo, il centro Papa Giovanni XXIII è sede dei corsi di laurea triennale dell’Università Milano-Bicocca

La città investe su cura e salute . C’è un nuovo polo di formazione

La città investe su cura e salute . C’è un nuovo polo di formazione

Bergamo si rafforza sempre più come città di formazione nel campo della cura e della salute. È stato inaugurato ieri mattina, proprio nel giorno di San Giovanni, il nuovo polo di formazione universitaria "Papa Giovanni XXIII", frutto di un progetto congiunto tra l’Università degli studi di Milano-Bicocca e l’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, centro di eccellenza anche a livello lombardo. Situato in via Nini da Fano, nelle immediate vicinanze del nosocomio cittadino, il nuovo polo conta più di 4mila mq, è ospitato in un edificio di proprietà dell’Asst Papa Giovanni, ed è dotato delle più moderne risorse tecnologiche per la didattica. Il centro universitario è sede dei corsi di laurea triennale dell’Università Bicocca in Fisioterapia, Infermieristica, Ostetricia e tecnici di Radiologica medica per immagini e Radioterapia e del corso di laurea Magistrale a ciclo unico in Medicine and Surgery - sempre dell’ateneo milanese -, un corso innovativo, interateneo con l’Università degli Studi di Bergamo e internazionale con l’Università del Surrey, erogato in lingua inglese. Sono 500 i nuovi posti per gli studenti divisi in 21 aule che finalmente unificano in un’unica struttura le diverse sedi dei corsi di Medicina, sparse in più punti della città di Bergamo. L’edificio, progettato negli anni ‘60 dall’architetto Vito Sonzogni, si sviluppa su tre piani. Utilizzato come sede di istituti scolastici superiori fino al 2009, è diventato patrimonio dell’ospedale Papa Giovanni in seguito a un accordo di permuta con il Comune di Bergamo nel 2010. I lavori sono costati circa 8 milioni. "Diventa realtà un progetto che ci vede protagonisti con l’Università Bicocca - ha sottolineato Maria Beatrice Stasi, dg dell’Asst -. Un polo che rafforza Bergamo come città di riferimento nel campo della cura e della salute".

Michele Andreucci