La Capitale della Cultura traina i consumi in bar e ristoranti bresciani. Nei primi 7 mesi del 2023 le transazioni nel Duc (Distretto urbano del commercio) sono aumentate del 23,77% rispetto allo stesso periodo del 2022. Aumentano anche gli importi, +23,96%, ben oltre l’aumento dell’inflazione (+7,23%).
"Numeri positivi – spiega l’assessore alle Attività produttive, al Turismo, all’Innovazione, Andrea Poli – che sono frutto sicuramente dell’effetto di Capitale della Cultura, ma anche degli investimenti e del lavoro fatto in questi anni sul Distretto urbano del commercio. Ora stiamo chiudendo le istruttorie di bandi per ulteriori 300mila euro". I dati analizzati sono solo quelli delle carte del circuito Mastercard, l’unico che per ora condivide i numeri aggregati. Il focus su bar e ristoranti è stato scelto, però, per aver un termometro reale dell’impatto di Capitale, in quanto i consumi in questi locali sono più facilmente associabili anche ai flussi turistici. "I numeri delle transazioni – ha aggiunto la sindaca Laura Castelletti – uniti a quello sulle presenze, con 4,8 milioni di visitatori totali tra Brescia e Bergamo, ci dicono che la nostra città non deve invidiare nulla ad altre città italiane. Anche dopo il 2023, vogliamo concentrarci sullo sviluppo di vari turismi: musicale, religioso, sportivo, sostenibile. Continueremo ad investire sulle competenze del personale e degli operatori, perché fa parte del biglietto da visita della nostra città". Il lavoro di analisi dei consumi è però solo il primo passo di una più ampia strategia che prevede l’uso dei big data (un modello che sta già facendo scuola anche fuori). L’obiettivo è di arrivare a creare un “gemello digitale” di Brescia, grazie ai dati che arrivano da diversi strumenti (carte di credito, smartphone): la simulazione digitale aiuterà a prender decisioni su vari temi.