Strage sulla nuova Statale 38, gli automobilisti: "Pericolo in agguato"

Dopo la morte di sei persone in molti elencano la serie di incidenti sfiorati sul collegamento

L'incidente a Cercino

L'incidente a Cercino

Sondrio, 19 dicembre 2018 - Il giorno dopo il terribile incidente lungo la nuova statale 38 in cui hanno perso la vita sei persone, è tanta la rabbia per le condizioni di sicurezza di una strada nuova che in molti sono convinti poteva essere realizzata diversamente. Nel mirino, in particolare, la segnaletica ritenuta da molti non adeguata, ma anche le caratteristiche della statale, che da quattro passa a due corsie.

«Ora tutti si interrogano e sollevano problemi che erano già chiari ancora prima che la strada venisse realizzata, ma quando si doveva e poteva fare qualcosa nessuno ha mosso un dito – afferma Giulio Salvi, albergatore di Cosio Valtellino -. Io avevo sollevato tutte le criticità che ora appaiono ovvie, avevo appeso fuori dal mio hotel striscioni con scritto «La strada è vecchia prima di iniziare», avevo contattato Regione Lombardia, ma nessun altro mi ha appoggiato in questa battaglia. Ora è tardi, non si può fare altro che guardare in avanti e sperare che la prossima volta che verrà progettata un’infrastruttura tanto importante si pensi alle problematiche prima che venga realizzata».

È arrabbiato anche Max Di Tanno, milanese, che afferma: «La strada passa da due corsie per carreggiata ad una e le segnalazioni sono scarse. La prima cosa che ho pensato quando ci sono passato è stata proprio: chissà quanti frontali ci saranno. Almeno nel primo tratto di innesto non deve essere possibile invadere l’altra corsia; e nel primo tratto della carreggiata singola, almeno per un paio di chilometri, va messa segnaletica adeguata». «Forse la fretta di annunciare l’apertura entro i termini stabiliti ha portato a dimenticare di finire la segnaletica – commenta poi Lino Dalle Grave -. Tanto che dopo venti giorni dall’inaugurazione della tangenzialina è stata chiusa per terminare definitivamente i lavori».

C’è poi chi segnala che non si tratta purtroppo di episodi isolati e che non è la prima volta che le auto imboccano contromano la nuova statale 38. «È successo anche a me, qualche settimana fa, di incrociare un’auto contromano sulla strada nuova, anche se in un altro punto rispetto a dove è accaduto il terribile incidente – racconta Maria Grazia Stoppani -. Ho pensato ad una distrazione, ma alla luce di questa tragedia sospetto che ci sia qualcosa che non va nella segnaletica». «Ho incrociato due volte macchine in contromano, il problema è serio – conferma Sergio Bellotti -. Mi è successo a novembre, in pieno giorno. C’è un problema di sicurezza evidente, assurdo che non si possa creare un impedimento di accesso errato fortuito». «Mi chiedo se non sarebbe stato meglio realizzare anche la variante di Morbegno a doppia carreggiata – si domanda infine Vinicio Santoleri – come la statale 36 da Colico a Lecco. Sarebbe stata certamente più sicura».

Alla segnaletica migliorabile bisogna poi aggiungere i comportamenti scorretti al volante. Nelle gallerie, nonostante la doppia riga continua, ci sono automobilisti che sorpassano come se nulla fosse. Le infrazioni succeddono soprattutto di notte, quando all’interno dei tunnel c’è poco traffico.