Il nuovo piano del traffico aspetta le urne

Ampiamente in zona Cesarini, com’era già capitato 5 anni fa quando a Palazzo Cernezzi c’era Mario Lucini, è approdato in Giunta il "Piano del traffico", atteso da oltre vent’anni e destinato, come il suo predecessore, a rimanere lettera morta, ostaggio dell’appuntamento con le urne, già fissato a inizio giugno. Un peccato perché che a Como ci sia bisogno di ripensare alla viabilità è sotto gli occhi di tutti, come dimostrano le code quotidiane, anzi croniche, in ingresso e in uscita dalla convalle. Tra le idee contenute nel nuovo provvedimento, che verrà sottoposto al voto del Consiglio comunale già nelle prossime settimane, c’è il potenziamento dei mezzi pubblici e la creazione di parcheggi di interscambio, ma nessuna modifica è stata prevista per il girone che continuerà a condizionare il traffico attorno alla città murata.

Tra gli interventi di riqualificazione ci sono quelli di piazza Perretta e via Albertolli, attraverso la riduzione dei posteggi. Del resto il perno del nuovo piano è proprio lo spostamento degli stalli destinati alla sosta dei residenti fuori dal centro storico, così la piazza e la via saranno finalmente pedonalizzate. Interventi sono previsti anche sul Lungo Lario Trieste e viale Geno, dove per restituire spazi ai pedoni si è deciso di spostare il capolinea di alcune corse dalla stazione autolinee di piazza Matteotti. Nell’ottica di disincentivare l’utilizzo dell’auto per recarsi in città verranno create due nuove corse verso Senna Comasco e verso l’ospedale Sant’Anna a Montano Lucino, mentre i parcheggi verranno divisi in quattro fasce di prezzo mano a mano che dal centro ci si sposta verso la periferia. Il piano prevede anche un sottopasso ciclopedonale in prossimità della stazione Como Borghi e un secondo per collegare piazza Verdi a piazza del Popolo. Peccato solo che decadendo tra qualche settimana la Giunta l’intero pacchetto e le conseguenti decisioni, passeranno al nuovo sindaco e la sua squadra. Ri.Cam.