Il cavalcavia più contestato: "Una spesa a tutti i costi solo perché ci sono i soldi"

Montagna in Valtellina, il sindaco Barbara Baldini risponde al numero uno di palazzo Muzio "Questo progetto mette un punto definitivo sulla possibilità di proseguire con la tangenziale" .

Il cavalcavia più contestato: "Una spesa a tutti i costi solo perché ci sono i soldi"

Il cavalcavia più contestato: "Una spesa a tutti i costi solo perché ci sono i soldi"

Il sindaco Barbara Baldini non condivide la posizione del presidente della Provincia Davide Menegola in merito al progetto cavalcavia del Trippi e invita ad usare meglio e in maniera oculata le risorse a disposizione per le opere pubbliche, viabilistiche in questo caso. È sempre viva la discussione sull’opera olimpica tra chi la difende e chi invece la ritiene poco funzionale, addirittura dannosa.

"Esprimo una serie di perplessità riguardo alla visione presentata dal presidente della Provincia, Davide Menegola – dice Baldini -. Il presidente sembra credere che l’importo di circa 50 milioni di euro debba essere speso a tutti i costi. Io credo invece che non sia così e aggiungo che non possiamo permetterci di sostituire un problema con un altro, soprattutto se questo comprometterà ulteriori progetti strategici come la tangenziale prevista dal Piano territoriale di coordinamento provinciale. È cruciale che le risorse disponibili siano impiegate in modo oculato… Questo cavalcavia promuove il superamento del passaggio a livello, ma mette un punto definitivo sulla possibilità di proseguire con la tangenziale di Sondrio, prevista a suo tempo dalla pianificazione provinciale". Quanto alla affermazione del presidente Menegola "sulla necessità di “favorire la condivisione a livello territoriale“, per la revisione del Ptcp, posso concordare, ma credo che occorra partire ora. È fondamentale che la pianificazione e la realizzazione delle infrastrutture coinvolgano tutte le parti interessate e siano frutto di un processo partecipativo e trasparente. Segnalo che questo, sino ad ora non è accaduto. Resto dell’idea che il cavalcavia sia una pessima proposta e mi incoraggia il parere negativo espresso dalla Soprintendenza speciale che dimostra che i tecnici incaricati dal Comune di Montagna in Valtellina ci hanno visto giusto. Inoltre, di recente ho ricevuto il contributo spontaneo di alcuni tecnici della viabilità: sostengono che la progettazione delle intersezioni stradali del cavalcavia non è completamente rispettosa del DM 19 aprile 2006 (esplica le norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali, ndr.). In conclusione, invito alla prudenza e alla riflessione nel processo decisionale. Dobbiamo assicurarci che le risorse disponibili portino a soluzioni sostenibili e durature, che migliorino effettivamente la sicurezza e l’efficienza della rete viaria avendo riguardo anche ai rischi idrogeologici derivanti dalla tombatura del torrente Davaglione e con un occhio di riguardo anche alle attività produttive ed alla qualità della vita dei cittadini che sono giustamente arrabbiati". Fulvio D’Eri