I veleni di via Milano Caffaro tira dritto Confermato il taglio di 2 addetti su nove

La società ha dichiarato a metà aprile l’indisponibilità a continuare la gestione ordinaria della barriera idraulica. Venerdì comunicati i licenziamenti, ieri consegnate le lettere. .

I veleni di via Milano  Caffaro tira dritto  Confermato il taglio  di 2 addetti su nove

I veleni di via Milano Caffaro tira dritto Confermato il taglio di 2 addetti su nove

di Federica Pacella

Sembrava che ieri potesse essere la giornata risolutiva, quando la Caffaro Brescia avrebbe rivisto la decisione di licenziare due dei 9 dipendenti del sito di via Milano. L’annuncio choc era arrivato nel pomeriggio di giovedì, come una beffa visto che al mattino il ministero dell’Ambiente, nell’ambito del Tavolo regionale permanente presieduto dall’assessore Giorgio Maione, aveva fatto sapere di essere intenzionato a mettere risorse (l’azienda parla di 250mila euro al mese) per la gestione ordinaria della barriera idraulica, il sistema di pozzi che consente di tener bassa la falda evitando che l’acqua incroci il terreno impregnato di veleni. L’azienda (in affitto nel sito dal 2011, ma che da due anni ha dismesso la produzione e sta portando avanti il progetto per efficientare la barriera nell’ambito di un accordo con Procura di Brescia e Ministero), il 13 aprile aveva dichiarato al dicastero l’indisponibilità a procedere con la gestione ordinaria della barriera idraulica.

La decisione del Ministero di apporre le risorse per sostenere i costi della gestione era sembrata la notizia risolutiva, che avrebbe scongiurato la bomba ecologica. Tuttavia il passaggio da Caffaro Brescia a una società (probabilmente del Comune di Brescia) che dovrebbe proseguire l’operazione in attesa della bonifica, impiegando i lavoratori stessi di Caffaro per non perdere il know-how, richiede tempi non definiti. Ora tutto rischia di tornare di nuovo in forse. Nel tardo pomeriggio di ieri Caffaro Brescia ha confermato i licenziamenti annunciati venerdì scorso, consegnando le lettere a due dipendenti con decorrenza del preavviso dal 16 maggio.

"Continuiamo a ribadire ingiustificati i licenziamenti in questo momento in cui si apre il percorso del Ministero, tramite Commissario Sin ingegner Mario Nova, per il subentro di nuovo soggetto nella gestione della barriera idraulica e presidio del sito – fanno sapere Filctem Cgil Brescia e Femca Cisl Brescia – Sappiamo che sono solo i primi due licenziamenti, perché l’azienda intende a tempi brevi licenziare tutti". Per questo oggi i lavoratori saranno in sciopero per chiedere risposte e certezze per il loro futuro ma "responsabilmente garantiranno il presidio di emergenza".