Gli specializzandi "Fino a 300 ore al mese di lavoro"

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"Pronti a denunciare chi non rispetta la legge". Non usa mezzi termini Massimo Minerva, medico anestesista in pensione oggi specializzando al San Raffaele, presidente e fondatore di Associazione Liberi Specializzandi. Alcuni mesi fa, l’associazione ha acquisito un documento, che sarebbe stato pubblicato online per errore, da cui emerge che in 165 scuole, più del 75% degli specializzandi ha dichiarato di essere obbligato a svolgere più ore di quanto previsto dalla legge. "Non si tratta di una nostra ricerca – sottolinea Minerva – ma di un questionario ministeriale, a cui ha risposto un quarto degli specializzandi, somministrato lo scorso anno anche su sollecitazione nostra".

Tra le scuole di specializzazione lombarde, ad esempio, emerge che a Brescia il 100% di chi ha risposto per medicina interna e oncologia medica ha dichiarato di lavorare più di quanto previsto dalla norma; lo stesso dicasi per ematologia, pneumologia, pediatria di Milano Bicocca, chirurgia generale, radiodiagnostica di Milano Humanitas, cardiochirurgia di Milano San Raffaele, chirurgia maxillo-facciale, chirurgia toracica di Milano Statale. "Ci sono specializzandi che fanno 300 ore al mese – spiega Minerva –. Non può essere considerata la normalità". L’associazione, che è membro dell’Osservatorio nazionale della Formazione Medica Specialistica, invierà ora formale Pec alle Università per richiedere l’accesso agli atti dei cartellini. "Se qualche Università si opporrà e se dai cartellini appureremo che in una delle suddette scuole si sforano le 48 ore settimanali, denunceremo i direttori di scuola alla Procura della Repubblica edall’Ispettorato del Lavoro".

Federica Pacella