Il Gavia come l’Everest: il record in bicicletta

Daniele Cantoni sale per 14 volte in 24 ore su uno dei passi storici del ciclismo mondiale e compie un’autentica impresa

Daniele Cantoni (Anp)

Daniele Cantoni (Anp)

Bormio, 28 agosto 2020 - Daniele Cantoni centra uno storico Everesting e mezzo scalando in bici il Gavia per ben 14 volte. E meritandosi i complimenti del pistolero Alberto Contador (suo ex direttore sportivo alla Kometa tra i dilettanti) che, appresa la notizia, ha twittato «Incredibile». In effetti l’ex fuoriclasse spagnolo ha ragione perché per tanti, tantissimi, già arrivare una volta sul Gavia in bici è un’impresa, salirci per due volte nello stesso giorno è un’impresona, salirci tre volte appare già un miraggio. O quasi. Farlo per 14 volte in un giorno per la maggior parte dei ciclisti amatoriali è addirittura fantascienza.

Il venticinquenne ciclista bormino, invece, è salito in sella alla sua bici da corsa e per 24 ore ha affrontato la dura salita del passo del Gavia, nel lato valtellinese con partenza dalla centralissima Piazza Magliavaca a S. Caterina Valfurva, senza fermarsi mai, se non per i dovuti e necessari rifornimenti, al termine di ogni ascesa. Alla fine Daniele, nell’arco di una giornata incominciata a mezzogiorno di martedì e conclusasi allo stesso orario di mercoledì, è riuscito a salire sul Gavia per 14 volte per un dislivello positivo di 11.700 metri, ben più quindi degli 8.848 metri dell’Everest necessari per centrare l’Everesting. Straordinari anche i tempi di percorrenza di Cantoni che ha scalato il Gavia sempre sotto l’ora.

«L’idea è nata circa un annetto fa – ha detto il ciclista -, ho pensato che si sarebbe potuto organizzare qualcosa di speciale sulle nostre bellissime montagne. Quella del Gavia è una salita che amo da sempre e quindi l’ho scelta per questa 24 ore non stop. Ne ho parlato con Maurizio Gandolfi (l’organizzatore della Coppa del mondo di sci) e con Gigi Negri (l’organizzatore delle tappe del Giro d’Italia in Valtellina) e sono rimasti subito entusiasti dell’idea». E quindi è nata la 24 ore sul Gavia.

«Due settimane fa è partita l’organizzazione di questa impresa e, grazie all’aiuto e al supporto di sponsor e amici, siamo riusciti a realizzara». Tanti gli amici che lo hanno seguito, anche di notte. «Avere sostenitori sul percorso è stata la cosa più bella, mi ha dato una grande carica. Avevo previsto di salire per 12 volte il Gavia nell’arco delle 24 ore ma sono riuscito a far meglio». E senza fermarti mai, quasi mai. «A ogni ascesa, in vetta, mi fermavo una decina di minuti per alimentarmi con pasta, bresaola e per reintegrare i liquidi persi. E poi via per un’altra scalata. Alla fine è stata una grande soddisfazione».