Galantuomo Un ideale da riscoprire

Andrea

Maietti

Don Lisander Manzoni. Si viene tutti da lui, poche storie. Persino il mio amato Gioannbrerafucarlo ha ribadito più volte che, se non perdonava a don Lisander di “prendere i poveri per il bavero”, gli riconosceva il merito di “aver bonificato una lingua e di aver pur scritto un romanzo importante”. Gli annosi sudori del Manzoni alla ricerca di una lingua fino all’acqua dell’Arno (Brera avrebbe preferito si fosse fermato a quella dell’Adda) non sono stati tanto la voglia del nuovo, quanto quella del “vecchio senza tempo”, l’eternità del pulsare del cuore colta nel linguaggio più accessibile ai più. Certi vocaboli, poi, suonano a una voce per i toscani come per i lombardi. Galantuomo, per esempio, galantom, in lombardo. Fino a ieri ne echeggiavano le strade, le case, le piazze, le osterie, le botteghe. “Cerca de vess galantom”: è stato il lascito morale di infinite generazioni lombarde. Galantuomo, una parola caduta in disuso. E comunque, anche per il Manzoni, piuttosto un ideale cui tendere che un valore acquisito. Ognuno infatti, nel Romanzo, ne dà un’interpretazione di comodo. Si dicono galantuomini i bravacci che aspettano don Abbondio: “Il signor curato è uomo di mondo e noi siamo galantuomini”. Il dottor Azzeccagarbugli, accortosi che Renzo è vittima di un potente che lui non vuole certo inimicarsi: “Fate questi discorsi tra voialtri – gli dice – e non venite a farli a un galantuomo”. Per l’oste del paese è galantuomo l’avventore che, se proprio deve dare una coltellata a qualcuno, lo fa lontano dall’osteria. Lo stesso Renzo che, in fondo, è un gran galantuomo in mezzo a tanti che non lo sono, non esita a tirare il vocabolo al comodo suo quando arriva all’osteria della Luna Piena. Si rivolge ai “compagnoni di dubbia onestà” che la frequentano: “Amici – si commuove – ora vedo proprio che i galantuomini si danno una mano”. Così forte è la nostalgia del galantuomo, che Renzo ne cerca un simbolo consolatorio nel vino: “Portane del medesimo - ordina all’oste - che lo trovo galantuomo”.