Villa di Chiavenna (Sondrio), 13 agosto 2024 – Sempre più lavoratori valtellinesi e valchiavennaschi scelgono un impiego nella vicina Svizzera per trovare “fortuna” e, soprattutto, uno stipendio che, spesso, è quattro volte superiore a quello italiano. E questo provoca anche una penuria di lavoratori, soprattutto in alcuni settori. Che fare? “Istituiamo una Zona economica speciale!”. A rilanciare l’idea è Jonny Crosio (FdI), già primo firmatario di una proposta di legge. “Valorizzare, con sgravi fiscali per le nuove imprese, le zone di confine della Lombardia che soffrono a causa della concorrenza dei salari più alti è fondamentale”. Crosio rilancia l’istituzione delle Zes, le zone economiche speciali – o delle Zone logistiche semplificate (Zls) su cui la Regione Lombardia ha già legiferato –, per le aree che, al confine con la Confederazione Elvetica come lo è la provincia di Sondrio, risultano particolarmente penalizzate. Un tema strategico che è anche fra le priorità del Governo di centrodestra: è stata proprio la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a presentare a Palazzo Chigi la creazione di una Zes unica per il Mezzogiorno in sostituzione delle precedenti otto. “Un provvedimento fondamentale per l’Italia e che contribuirà a disegnare la politica di sviluppo per i prossimi tre anni”.
Un vecchio cavallo di battaglia
Quello delle Zes è una vecchia idea (la prima proposta di legge in materia risale al 2014 quando Crosio sedeva a palazzo Madama) che i dati dimostrano essere del tutto attuale. L’indagine annuale di Confindustria sul lavoro dice che, a livello nazionale, quasi il 70% delle aziende fatica a trovare il personale di cui ha bisogno e le maggiori difficoltà riguardano le competenze tecniche (69,2%) e le mansioni manuali (58,9% nel settore industriale). La nuova tassa applicata “ai vecchi frontalieri”, pensata per contribuire al mantenimento del Servizio sanitario nazionale secondo Crosio non è sufficiente a fermare l’emorragia di lavoratori. “Pensare di combattere l’esodo dei lavoratori lombardi verso la Confederazione elvetica con 200 euro in busta paga significa non sapere come stanno le cose e quale sia la differenza di salario fra il nostro Paese e la Svizzera”.