Frontalieri e sanità. Ora interviene il Pd

Il Partito Democratico non è d'accordo con la nuova forma di compartecipazione alla spesa sanitaria chiesta ai frontalieri, fino a 200 euro al mese. Il Governo, senza coinvolgere sindacati, amministrazioni locali e associazioni, ha deciso di fare cassa.

La nuova forma di compartecipazione alla spesa sanitaria chiesta ai frontalieri (un importo che può raggiungere in taluni casi anche 200 euro al mese) non piace al Partito Democratico. "Come Pd - dichiarano il senatore Alessandro Alfieri, capogruppo dem in Commissione Esteri e Difesa, e il segretario provinciale Michele Iannotti - ci siamo sempre spesi per tutelare questa categoria. La legge di bilancio 2024 introduce una forma di compartecipazione alla spesa sanitaria posta a carico dei residenti in Italia che lavorano e soggiornano in Svizzera e che utilizzano il Servizio sanitario nazionale con importi fino a 200 euro al mese… Il Governo, pur di fare cassa, ha tirato dritto senza coinvolgere i sindacati, le amministrazioni locali e le associazioni dei frontalieri". F.D’E.