SUSANNA ZAMBON
Cronaca

Ruinon, la relazione: la frana non fa più paura

Lo smottamento che aveva determinato la chiusura della strada provinciale numero 29 ora è sotto controllo: incubo finito

Il giorno della riapertura della strada provinciale numero 29

Valfurva, 3 dicembre 2019 - L’allarme è rientrato, la frana del Ruinon non fa più così paura. «In riferimento alla situazione relativa alla fase di allarme per la frana del Ruinon scenario 1 A del vigente Piano provinciale di emergenza iniziata il 23 giugno, si comunica che in data odierna la sala operativa della Protezione civile di Regione Lombardia ha comunicato il rientro della soglia radar che ha determinato il periodo di questo scenario di allarme - si legge nella nota diramata ieri dal Comune -. Un periodo, questo, caratterizzato da diverse problematiche che inevitabilmente hanno creato molta tensione, incertezza e sofferenza al territorio, ma che ci fa guardare al futuro con rinnovati stimoli sia per la stagione turistica invernale, già partita alla grande, sia per il costante lavoro già intrapreso ma da continuare e programmare in vista della primavera per la mitigazione del rischio». Una nota, quella diramata dal sindaco Angelo Caciotto, che fortunatamente esprime positività verso il futuro, e ne ha tutto il diritto. La strada provinciale numero 29 è stata riaperta lunedì scorso proprio nel giorno in cui si celebra Santa Caterina. L’ordinanza di revoca della chiusura è stata emessa dalla Provincia in mattinata, come promesso il venerdì prima dal presidente Elio Moretti al termine del vertice a Palazzo Muzio.

«In questi mesi è stato fatto un lavoro molto impegnativo – ha commentato poco dopo la riapertura della provinciale – e con grande soddisfazione riapriamo la strada e restituiamo a questo territorio la dignità che merita dopo mesi di sofferenza. Ho visto in questi mesi il massimo impegno e un costante lavoro da parte di tutti al fine di ridurre al minimo le difficoltà che gli abitanti di Santa Caterina hanno dovuto affrontare». La provinciale è riaperta da oltre una settimana, transitabile, però, a senso unico alternato in corrispondenza dell’attraversamento del tombotto al km 7+680. E da lunedì 25 novembre, inoltre, è ripreso anche il servizio di trasporto pubblico, quindi dal giorno dopo le famiglie che si erano trasferite a Bormio per poter permettere ai figli, in età scolare, di frequentare le lezioni hanno potuto fare ritorno nelle loro case.

Da martedì i ragazzi hanno potuto tornare alla loro vita, prendere l’autobus la mattina per andare a scuola e poi rincasare sempre con i mezzi pubblici, mentre i genitori, molti con alberghi e strutture ricettive a Santa Caterina, hanno potuto ricominciare ad occuparsi delle loro case e delle loro attività che hanno dovuto accantonare, con grande difficoltà, negli ultimi mesi. A partire dal 20 agosto, quando la strada provinciale di collegamento per Santa Caterina è stata interdetta al traffico a seguito della caduta di un enorme masso, parecchi sono stati gli interventi messi in atto dai diversi enti per ripristinare un sicuro collegamento da e per la località turistica. Il Comune di Valfurva, per conto di Regione Lombardia, si è occupato dei lavori per la riduzione degli apporti idrici verso la frana mediante la captazione di alcune sorgenti e la deviazione pr ovvisoria, per un certo tratto, del torrente Confinale, in attesa della realizzazione del progetto definitivo di deviazione totale del torrente. La Cm, per conto di Regione, ha eseguito i lavori di brillamento dei massi censiti e valutati più pericolosi per mettere in sicurezza la parte sottostante la frana e consentire gli interventi di competenza della Provincia sulla strada. La Provincia, invece, a seguito della conclusione delle operazioni di brillamento dei massi pericolosi ha potuto dar avvio a due interventi per il completamento della realizzazione del vallo paramassi a protezione della strada provinciale.