REDAZIONE SONDRIO

Frana del Ruinon, gli operatori economici: la strada resti sempre aperta

Il timore è che possa di nuovo essere interdetta al traffico anche solo per poche ore: sarebbe un danno economico, ma soprattutto d'immagine

Il giorno della riapertura della strada provinciale numero 29

Valfurva, 4 dicembre 2019 - La strada provinciale numero 29, dopo diversi mesi di chiusura a singhiozzo per la maxi-frana del Ruinon, è stata finalmente riaperta da pochi giorni, ma gli oltre 60 operatori economici di Valfurva danneggiati dall'emergenza si sono nuovamente riuniti con il legale che li assiste. Temono nuovi intoppi, a stagione dello sci appena avviata e reduci da un'estate dai bilanci  fallimentari proprio per i problemi legali alla viabilità. "Gli operatori economici - spiega l'avvocato Ezio Trabucchi - chiedono all'amministrazione provinciale di Sondrio la certezza che la strada resti transitabile, non possono affrontare la stagione invernale con la paura che possa di nuovo essere interdetta al traffico anche solo per poche ore, sarebbe un danno economico, ma soprattutto d'immagine e comunicativo. Si lancerebbe il messaggio che l'emergenza non è ancora del tutto  rientrata, che il problema non è definitivamente risolto".

Nel corso dell'incontro fra il legale e i suoi assistiti sono stati diversi i temi affrontati, come quello inerente la "sottovalutazione colpevole" in passato del mega-dissesto. "I miei assistiti - aggiunge l'avvocato Trabucchi - non vogliono trasformarsi nell'autorità giudiziaria, ma non si può dimenticare come nel 2008 uno studio di esperti indicava ad Arpa forti preoccupazioni per le infiltrazioni d'acqua del torrente Confinale nel corpo-frana. Si suggeriva, 11 anni fa, che le acque venissero dirottate altrove, altrimenti si sarebbero rischiati guai peggiori, come si è verificato quest'estate. E, invece, a quell'epoca, non è stato fatto nulla".