Ex Falck, mistero sull’indagine

Novate Mezzola, il Comitato chiede di sapere l’esito degli accertamenti

Una protesta davanti  al Municipio

Una protesta davanti al Municipio

Novate Mezzola, 3 febbraio 2018 -  «Il nostro primo appello risale al 2014, ad esso ne sono seguiti altri e l’attenzione dell’autorità giudiziaria sull’argomento è stata, sin da subito, elevata. E’ stato aperto un fascicolo; è stata svolta una minuziosa indagine con impiego ingenti risorse; a più riprese sono state eseguite acquisizioni di atti pubblici sino all’aprile scorso, allorquando è intervenuto il sequestro penale dei pizometri e dei presidi facenti parte della rete di monitoraggio utilizzata a suo tempo da Arpa e Provincia per ottenere la certificazione di avvenuta bonifica del sito». Ma, dopo un’ingente mole di lavoro sull’ex area Falck di Novate Mezzola ad opera del Nucleo investigativo del Comando provinciale Forestale dei carabinieri su incarico della magistratura, Alessia Triulzi consigliere del Comitato “Salute ambiente Valli e Lago”, attraverso un comunicato alla stampa si chiede quale sia «l’esito di questa indagine, alla luce anche di una serie di campionamenti che ha dato origine ad evidenze scientifiche che oggi potrebbero realmente fare la differenza sulla sorte della vicenda più complessa, annosa e di rilievo che in Valchiavenna e a livello provinciale sia mai stata affrontata».

Il Comitato annuncia che, nei prossimi giorni, inoltrerà formale richiesta alla Procura volta «a ottenere informazioni sull’andamento delle indagini svolte e, possibilmente, sugli esiti delle stesse». «Il tempo passa - domanda Triulzi - e gli inquinanti continuano a contaminare le falde acquifere e le coltivazioni limitrofe? Questi gli aspetti su cui non abbiamo mai smesso di focalizzare l’attenzione e che sicuramente non sono stati sottovalutati da chi ha compiuto le indagini. La preccupazione è grande, considerato che a valle dell’insediamento ex Falck ci sono il lago di Novate Mezzola, il lido e vengono svolte attività agricole e ittiche». Direttamente interessata una popolazione di circa 4mila abitanti che, nel 2015, manifestò preoccupazione. E ora il Comitato vuole sapere anche chi è il magistrato subentrato nell’inchiesta al sostituto Giacomo Puricelli, trasferito di recente ad altra sede.