Dubino, "via quei rifiuti maleodoranti". E il sindaco interviene sulla discarica

Una puzza terribile, acre che faceva bruciare gli occhi e le labbra e che ha causato un malore a due operai. Ma l’azienda sotto accusa si difende: "Non sono pericolosi" di ALESSIA PACE

A sinistra Emanuele Nonini sindaco di Dubino  (National Press)

A sinistra Emanuele Nonini sindaco di Dubino (National Press)

Dubino (Sondiro), 15 gennaio 2015 - Una puzza terribile, acre che faceva bruciare gli occhi e le labbra e che ha causato un malore a due operai della ditta «Il Castello» di Nuova Olonio costretti ad interrompere il lavoro. Fortunatamente nessuno di loro ha avuto bisogno del medico ma immediatamente è stata avvista l’amministrazione comunale di Dubino che ha allertato i tecnici dell’Asl e dell’Arpa, i carabinieri e la polizia provinciale. Il fatto è successo nella zona artigianale di Nuova Olonio, all’imbocco della Val Chiavenna, proprio dietro la ditta Ecosolution che si occupa smaltire rifiuti speciali e industriali. Le esalazioni maleodoranti provenivano da un ammasso di terriccio misto forse a materiale organico, che da venerdì scorso si trovava sul piazzale della Ecosolution. «Abbiamo avuto notizia della presenza di materiale maleodorante - ha spiegato il sindaco Emanuele Nonini - e subito Arpa e carabinieri hanno verificato la presenza di questo cumulo dietro al capannone di Ecosolution chiedendo ai responsabili dell’azienda di fornire entro cinque giorni tutte le caratteristiche del materiale. Poi martedì abbiamo ricevuto la segnalazione dell’incremento del materiale maleodorante e dell’intensità del cattivo odore, tanto acre che due operatori della ditta Il Castello si sono sentiti male».

Il sindaco Nonini con il tecnico del comune, Arpa, Asl, carabinieri e polizia provinciale, hanno effettuato un sopralluogo sul posto: «Ci siamo recati immediatamente nella zona e devo dire che personalmente, pur rimanendo a pochi metri dal cumulo, non mi sono sentito male - ha continuato Nonini -. Certo il materiale era molto maleodorante e necessitava di essere rimosso da lì. Come Comune potevamo emettere un’ordinanza di sgombero ma visto che era ormai sera e il responsabile della ditta ci aveva dato garanzia di rimozione del materiale il giorno dopo, abbiamo deciso di attendere». Infatti, ieri mattina il vigile comunale è andato sul posto e ha verificato che la ditta stesse effettuando le operazioni di rimozione dei rifiuti, che sono stati stipati dentro al capannone. «Contestualmente i tecnici dell’Asl sono tornati e hanno effettuato tutti i rilievi del caso facendo la campionatura del materiale – ha concluso Nonini -. Adesso ci vorranno una ventina di giorni per avere i risultati. Potrebbe trattarsi di qualunque cosa, anche materiali pericolosi, ma il responsabile di Ecosolition ha garantito che non c’è nulla di cui preoccuparsi. Ora rimaniamo in attesa dei riscontri dell’Arpa. La situazione è comunque sotto controllo».