GABRIELA GARBELLINI
Cronaca

Sondrio, imprenditori in piazza: "Stop restrizioni, non fateci morire"

In centro l'iniziativa coordinata dall’Unione commercio

Manifestazione degli esercenti in piazza Garibaldi

Sondrio, 29 ottobre 2020 -  Anche a Sondrio, come in altre 23 città italiane, ristoratori e baristi, messi in ginocchio dal parziale lockdown dovuto all’emergenza epidemiologica, hanno voluto far sentire la propria voce in seguito al Dpcm che impone la chiusura degli esercizi alle ore 18. Nel pieno rispetto delle norme anticovid, ha così avuto luogo in piazza Garibaldi a Sondrio, una manifestazione pacifica, dai toni pacati, ma decisi per richiamare l’attenzione sull’inestimabile valore economico e sociale delle attività legate alla ristorazione in primis e sulla loro gestione ordinaria. Una protesta coordinata dall’Unione del commercio e del turismo.

Pubblici esercenti, ristoratori, albergatori, commercianti e altre categorie del mondo economico. Tante voci, circa 250 persone, in un unico coro e uno slogan su tutti: "Basta restrizioni, non fateci morire!". Una piazza compatta e solidale per esprimere la decisa contrarietà alle nuove restrizioni imposte dal governo con il Dpcm in vigore dal 26 ottobre fino al 24 novembre. Svoltasi in forma "statica", per le ovvie ragioni di sicurezza, la manifestazione è stata scandita da una molteplicità di interventi, a cui ha dato il via la presidente dell’Unione del commercio, Loretta Credaro, recentemente eletta nella rosa dei vicepresidenti di Confcommercio nazionale, con accanto il direttore Enzo Ceciliani e il vicedirettore Maurizio Canova.

«Vedo tanti colleghi in piazza - ha dichiarato Credaro - e questa presenza così forte e numerosa è, purtroppo, indice di un malessere diffuso. Questo malessere è provocato da una situazione drammatica e ormai insostenibile, che ci ha spinto a riempire questa piazza, per denunciare quanto siano pervasivi e distruttivi gli effetti della pandemia che sta minando giorno dopo giorno la tenuta delle nostre attività. Siamo qui per questo, per dare voce ai nostri operatori". A ruota hanno preso la parola i presidenti di varie categorie attive all’interno dell’associazione, accompagnati da esponenti dei loro direttivi e altri colleghi: insieme all’associazione Pubblici esercizi con il presidente Piero Ghisla, che è tra l’altro membro del Consiglio nazionale della Federazione italiana pubblici esercizi, e il vice vicario Pierpaolo Ciapponi, una rappresentanza di ristoratori, di Albergatori, il Gruppo Agenzie Viaggio con il suo presidente Enrico Balestrieri, l’associazione Agenti e rappresentanti di commercio con il presidente Guglielmo Salvagni. E ancora gli autotrasportatori con Matteo Lorenzo De Campo, Stefano Scimè (ambulanti Fiva), Elisa Montani (Rifugisti), Claudio Angelini (Ottici), la presidente dell’Associazione mandamentale di Sondrio Manuela Giambelli e Fabio Valli, anch’egli appartenente alla Giunta dell’Unione e presidente mandamentale di Tirano.

Davide Moltoni, numero uno Dettaglianti Alimentari, è voluto intervenire per portare la solidarietà ai colleghi esercenti che sono oggi i più colpiti. Tante testimonianze rese attraverso gli interventi, la diretta facebook sulla pagina dell’Unione. Numerosi cartelli e striscioni. "La manifestazione - ha evidenziato Ghisla - si è svolta all’insegna della civiltà, della democrazia e delle buone prassi anticovid, e ha messo in evidenza tutte le ragioni del comparto, andando in scena in contemporanea con la mobilitazione nazionale della Federazione pubblici esercizi in oltre 20 piazze italiane". A coronamento della mattinata, un incontro con il prefetto Salvatore Pasquariello che ha accolto una delegazione dei manifestanti capitanata dalla presidente Credaro, manifestando loro solidarietà e accogliendone la richiesta di farsi parte attiva nel fare presenti le loro istanze al governo.