Covid a Sondrio: per i tamponi in campo l'Esercito

Militari al lavoro nel capoluogo. Presto altri uomini operativi a Morbegno e in alta Valtellina

Tamponi, in campo l'Esercito

Tamponi, in campo l'Esercito

Sondrio, 11 novembre 2020 -  A Sondrio sono arrivati i primi militari chiamati a supportare l’attività del personale sanitario locale nell’effettuazione dei tamponi. Da ieri mattina sono infatti operativi nel capoluogo di provincia valtellinese, nel parcheggio della Profilassi, alcuni militari dell’Esercito che hanno incominciato ad affiancare il personale sanitario sondriese nell’eseguire i tamponi in modalità "Drive trough", quella che prevede l’effettuazione dei tamponi ai cittadini (ovviamente chiamati dalle autorità sanitarie) senza che questi ultimi scendano dall’auto.

Nei prossimi giorni è previsto l’arrivo di altre due "squadre", composte da due infermieri e un medico, che opereranno probabilmente a Morbegno e Bormio. L’arrivo dei militari darà sicuramente manforte agli operatori locali, sotto pressione in questo momento in cui la seconda ondata della pandemia sta purtroppo rendendo la situazione sempre più difficile anche in provincia di Sondrio. Al momento in Valtellina si è superata la soglia degli 800 tamponi al giorno e, ricordiamo, l’Ats ha affidato da una settimana ad un nuovo laboratorio il compito di processarli così da poter comunicare gli esiti nel giro di 24 ore. Una cosa più unica che rara in Italia, visto che in molte zone ci sono proteste per le lungaggini (anche 5/6 giorni) coi quali si comunicano gli esiti. Intanto la situazione relativa alla mancanza dei posti letto al Morelli di Sondalo, necessari per quei soggetti positivi al Covid 19 che hanno bisogno di ricovero, sono ormai terminati e quindi il sistema è sotto pressione.

Si rischia che i prossimi pazienti positivi, se non ci sarà più posto a Sondalo, vengano dirottati nei presidi ospedalieri posti fuori provincia (a Bergamo e Brescia per esempio) in grado di accoglierli per curarli. Al sesto padiglione del Morelli si potrebbero attivare 40 posti letto per assistere pazienti pausintomatici ma c’è bisogno di reperire figure professionali adeguate. E anche questo è un grandissimo problema al quale le autorità competenti stanno cercando di porre rimedio. Infine c’è la situazione dei contagi nelle scuole. Anche ieri ci sono state delle classi poste in quarantena. Il primo caso è quello di una sezione della scuola dell’infanzia "La Coccinella" di Sernio mentre il secondo è quello verificatosi in una classe prima delle elementari dell’Ic di Tirano. Entrambe le classi sono state poste in quarantena.