FULVIO D'ERI
Cronaca

Norme anti Covid: albergatori promossi in Valfurva

La Coppa fila liscia. "Avremmo potuto aprire anche ai turisti della neve. A gennaio sarà dura, si lavorerà forse nei weekend"

neve a Santa Caterina

neve a Santa Caterina

Valfurva, 6 dicembre 2020 - Santa Caterina ha già vinto. Quello che è riuscita a fare la località dell’Alta Valtellina in questi giorni, approntando una pista competitiva malgrado la neve caduta copiosa e adottando le misure anti Covid 19 necessarie per poter ospitare un evento come la Coppa del Mondo, ha dell’incredibile o quasi.

Il rigido protocollo imposto dalla Fis (Federazione internazionale dello sci) è stato rispettato in pieno. Gli alberghi di Santa Caterina hanno investito parecchio, già da quest’estate, per poter garantire soggiorni in sicurezza. Termoscanner, dispenser per il gel igienizzante, sanificazioni degli ambiente, tamponi ai dipendenti, plexiglass per evitare contatti e tante altri accorgimenti sono ormai la regola a Santa Caterina Valfurva. In primis al Covid Center, posto in un locale ubicato nei pressi della zona di partenza della funivia, il dottor Antonio Villa, Covid manager dell’evento, ha coordinato la squadra che ha effettuato i tamponi agli accreditati che ne erano sprovvisti.

Filippo Compagnoni, titolare dell’Hotel Nordik, struttura che fra gli altri ha ospitato anche gli azzurri ci spiega come gli albergatori di Santa Caterina Valfurva si siano organizzati per ottemperare a tutta la normativa anti Covid 19. "Noi in realtà ci siamo adeguati alla normativa anti Covid 19 già quest’estate – dice Filippo Compagnoni, che è anche presidente della Cm Alta Valtellina – comprando il termoscanner che abbiamo messo prima dell’ingresso, i dispenser posti in vari punti dell’albergo per igienizzare le mani. Inoltre sanifichiamo gli ambienti comuni con un apparecchio per la generazione d’ozono e sanifichiamo le camere ad ogni cambio cliente. La sicurezza, in tutte le strutture, è e deve essere una priorità".

Eravate quindi pronti per ripartire se il Governo avesse riaperto gli impianti perlomeno per Natale? "Certamente, ci abbiamo sperato ma a quanto pare non sarà così. Secondo me chi ha preso questa decisione l’ha fatto non conoscendo bene la problematica e la nostra realtà. Sicuramente con un buon protocollo anche per quel che riguarda gli impianti, si sarebbe potuti ripartire". Quindi sperate ora di ripartire a metà gennaio? "Il periodo natalizio, solitamente, genera 1/3 dei nostri ricavi della stagione invernale. A gennaio sarà dura, si lavorerà magari nei weekend, anche perché gli stranieri non verranno. Speriamo quindi in febbraio e marzo, sempre che decidano di aprire…". E sempre in tema, nonostante gli 80 cm di neve scesa alla partenza delle gare ieri si è svolto tutto in modo eccellente.