Corso per preparare i sanitari a rischi di natura chimica In cattedra l’Ordine di Malta

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Un corso per preparare gli operatori sanitari a eventuali rischi di natura chimica, biologica, nucleare e radiologica. L’obiettivo è quello di permettere alle strutture sanitarie di rispondere in maniera efficace a situazioni di crisi e di emergenza derivanti da calamità, azioni terroristiche o conflitti.

Il primo corso base ospedaliero sulle maxi-emergenze e rischio non convenzionale si è tenuto nei giorni scorsi nell’aula magna dell’ospedale di Sondrio, organizzato dall’Asst Valtellina e Alto Lario in collaborazione con l’Istituto di scienze e tecnologie chimiche Giulio Natta, il Cnr di Milano e il Corpo Militare dell’Ordine di Malta Italia.

Alessandra Rossodivita, direttore della struttura complessa di Programmazione strategica, Risk management e Qualità dell’Asst, esperta in bioemergenze e medicina dei disastri, è stata la responsabile scientifico del corso. "Non è purtroppo un’evenienza rara - spiega la dottoressa Rossodivita - che a seguito di una maxi emergenza, di un evento calamitoso naturale o causato dall’uomo, uno o più ospedali si trovino a dover soccorrere un gran numero di feriti, a fronte di servizi calibrati per lo svolgimento del normale carico di lavoro delle urgenze, che si rivelerebbero inadeguati. Per gli operatori di area critica e dell’emergenza la conoscenza base del rischio non convenzionale in ambito di medicina delle catastrofi è fondamentale e questo corso intende raggiungere obiettivi importanti ma accessibili, tra cui fornire un metodo per la gestione di questi scenari e conoscenze sulle metodiche di triage, oltre a identificare i ruoli sanitari e logistici nelle maxi emergenze".

Fulvio D’Eri