ROBERTO CANALI
Cronaca

Como vista da Brunate? Spettacolo degno di un re

Prima la salita in funicolare, poi la discesa verso Bellagio sulla Strada Regia

di Roberto Canali

Chi è a caccia di emozioni forti e paesaggi mozzafiato a due passi da casa non può perdersi la Strada Regia, l’antico sentiero che collega Como a Bellagio tra boschi secolari e passaggi suggestivi, lungo la mulattiera a mezza costa tracciata da Romani e utilizzato per quasi due millenni. Oggi il percorso è stato risistemato e soprattutto dotato di una nuova segnaletica, l’ideale per muoversi al sicuro lontano dal traffico senza il rischio di smarrirsi. Lunga 35 chilometri la Strada Regia si può percorrere a piedi, in tre o quattro tappe, oppure in bicicletta con la possibilità di completare il percorso in un solo giorno, meglio se con l’accortezza di utilizzare l’autobus o il battello per rientrare in città. L’intero percorso si sviluppa lungo selciati e mulattiere che attraversano gli antichi borghi del lago, l’occhio dell’escursionista non potrà che rimanere rapito dalla bellezza del paesaggio e dagli antichi manufatti disseminati lungo la via: dai muretti a secco ai ponti in pietra, passando le edicole votive dipinte dagli artisti di strada. Il punto di partenza è a Brunate, raggiungibile salendo in auto da Como oppure utilizzando la funicolare. Al capolinea si prosegue in direzione San Maurizio e dopo circa 50 metri, all’altezza della fontana non resta che imboccare a sinistra via Nidrino, scendere fino ad incontrare un campo di calcio e da lì proseguire lungo la mulattiera che si incontra guardando verso il parcheggio.

La Strada Regia si sviluppa tra i boschi, su selciati e mulattiere, attraversando i paesi di Blevio, Torno, le località di Molina, Lemna e Palanzo a Faggeto Lario fino a raggiungere Pognana Lario. Nel borgo di Torno meritano una visita la Chiesa di Santa Tecla e quella di San Giovanni. Dopo Pognana Lario il sentiero si fa più impegnativo e costeggia gole e pendii, attraversando i paesi di Nesso e Lezzeno fino all’arrivo al Ponte del Diavolo. A Nesso merita una visita l’Orrido, la gola naturale situata allo sbocco delle valli di Tuf e di Nosè dove i due torrenti si uniscono e formano una cascata alta 200 metri. Da qui si può scendere fino al lago lungo la caratteristica gradinata che conta 340 scalini, fino al Ponte della Civera da cui si gode uno dei panorami più belli del lago.