Stop ai parti programmati a Chiavenna? L'amministrazione: "L’ospedale non si tocca"

Il dilemma dopo il post di una futura mamma che su Facebook. In un paio di giorni il gruppo «Insieme per l’ospedale di Chiavenna, ostetricia e ginecologia» ha raccolto più di duemila adesioni e l’hashtag #iosononatoachiavenna è diventato virale di ROBERTO CARENA

Neonati in ospedale (ansa)

Neonati in ospedale (ansa)

Chiavenna, 4 giugno 2016 - Il punto nascita dell’ospedale di Chiavenna, «muore o risorge»? È il dilemma che molti si pongono dopo il post di una futura mamma che su Facebook ha annunciato che a Chiavenna non ci sarebbe più la possibilità di effettuare cesarei programmati o parti indotti. La notizia ha fatto subito il giro della Rete tanto che, in un paio di giorni il gruppo «Insieme per l’ospedale di Chiavenna, ostetricia e ginecologia» ha raccolto più di duemila adesioni e l’hashtag #iosononatoachiavenna è diventato pressochè virale. E, per fare chiarezza, l’amministrazione comunale di Chiavenna ha indetto venerdì mattina una conferenza stampa.

L'incontro all'ospedale di Chiavenna

«La programmazione sanitaria di un territorio montano - ha spiegato il sindaco Luca Della Bitta, affiancato dal vice Davide Trussoni ed Elena Del Re, assessore ai Servizi Sociali - non può prescindere da quel principio si sussidiaretà che tiene il più vicino possibile ai cittadini i servizi di base. Nei territori di montagna il ruolo dell’ospedale va certamente oltre le classiche erogazioni sanitarie, configurandosi come riferimento importante per tutta la comunità e la sua qualità di vita. Il Governo ha dato la disponibilità di introdurre il principio della deroga dei 500 parti, a condizione che ci sia sicurezza offrendo la possibilità di elaborare modelli organizzativi flessibili. Chiavenna sicuramente ha i requisiti di sicurezza richiesti: i parti problematici vengono indirizzati a Sondrio o Lecco».

Le perplessità non giungono solo dal reparto nascite, oltre all’ostetricia e ginecologia, la cardiologia, l’oncologia ematologia, ortopedia, sono in fase evolutiva. Per la ostetricia la direzione dell’Asst, per togliere o mitigare ogni dubbio, ha pianificato un programma formativo sulla gestione delle emergenze ostetriche rivolto al personale ostetrico e ginecologico dell’intera Azienda. A partire dal 15 giugno inoltre verrà garantita a Chiavenna la presenza settimanale del direttore di Unità Operativa Federico Spelzini per supervisione clinica e attività ambulatoriale. Oncologia - ematologia - a giorni verrà inaugurato il nuovo DH, inoltre, grazie all’integrazione del presidio di Menaggio, dal 1 luglio verrà implementata l’offerta di prestazioni ematologiche. Infine dall’autunno prossimo l’ortopedia di Chiavenna si arricchirà di sedute operatorie, con metodiche d’avanguardia, in sinergia con Menaggio. Con queste promesse non resta che attendere che il tutto riprenda regolarmente e Chiavenna abbia il suo ospedale efficiente, sicuro a garanzia di una migliore qualità di vita.